“La pandemia ha messo in crisi le economie di tutto il mondo, ha messo in difficoltà gli stati più potenti del mondo. Lo abbiamo fronteggiato solo perché la cultura scientifica ha collaborato in modo intenso, integrata, scambiando conoscenze e scoperte. Auspichiamo che non ci siano nuove pandemie, ma sono possibili. Questo sarà possibile solo se ci sarà una grande collaborazione internazionale. Una piena integrazione che richiede anche la collaborazione da parte degli Stati. Quale richiamo più forte e convincente di questo un nemico comune che mette a rischio il genere umano dovrebbe esortare a trovare le ragioni per il dialogo, per la collaborazione. Anche in questo si conferma il ruolo decisivo della Cultura e della Scienza”.
Un intervento in parte dettato dal cuore quello con il quale stamane, il presidente della Repubblica ha rivolto in occasione dell’inaugurazione dell’anno Accademico 2021-2022 dell’Università degli Studi ‘Kore’.
Mattarella: “Senza la straordinaria opera della comunità scientifica il mondo sarebbe in ginocchio di fronte alla pandemia da covid”
Dopo aver rimarcato che “Senza questa straordinaria e tempestiva opera della comunità scientifica internazionale il mondo sarebbe in ginocchio di fronte alla pandemia da covid”, parlando del coronavirus, Mattarella ha affermato che è “un nemico comune che mette a rischio il genere umano, dovrebbe esortare a trovare le ragioni dell’integrazione, del dialogo e della collaborazione. Anche in questo si conferma il ruolo trainante e centrale della cultura, della scienza. Il ruolo decisivo nel fornire all’umanità prospettive positive, di collaborazione, di crescita e difesa. Questo è un ulteriore elemento che rafforza la consapevolezza della centralità della Cultura dell’istruzione. Una centralità decisiva per le sorti del mondo e del genere umano è affidata in larga misura alle università”.
Max