Covid Lombardia, “uno tsunami imprevisto”. Così l’ha definito il governatore Attilio Fontana, intervenendo al Tg2 Post a una domanda sul “caso” della sua Regione. “Siamo stati i primi a esserne investiti”, dice, sottolineando come nessuno li avesse avvisati. “Noi – ricorda Fontana – venimmo accusati di essere razzisti quando chiedemmo che i ragazzi che tornavano dal Capodanno cinese venissero controllati prima di rientrare in classe. Nessuno ci allertò, non avevamo nemmeno elementi essenziali come le mascherine e i dispositivi medico-chirurgici. Poi il caso si è ingrossato perché strumentalmente si è voluto mettere la Lombardia sul banco degli accusati, per motivi politici. Ma noi siamo sereni e la storia dimostrerà come si sono svolti i fatti”.
Riaperture – “Questa settimana abbiamo avuto un incontro al governo, abbiamo chiesto se fosse possibile anticipare, rispetto al 30 aprile, una parziale riapertura al 26 aprile. Mi sembra che il governo sia andato in quella direzione, ha messo al centro la gradualità e il buonsenso”.
“Abbiamo messo a disposizione 4 miliardi di euro, prevedendo una grande opera di investimento, opere pubbliche per dare da un lato una risposta alle esigenze avanzate dal territorio e dall’altro per immettere nell’economia reale risorse vere fresche e rapide e da un altro punto di vista, dare anche una prospettiva di sviluppo alla nostra regione”. “I primi 400 milioni -avverte Fontana- sono già stati erogati”.
“I numeri economici nella nostra regione sono discreti, sicuramente migliori di quanto si potesse temere” ha detto il governatore Fontana. “Noi abbiamo posto anche l’economia al primo punto della lotta al virus, accanto alla battaglia sanitaria, per cercare di ridare fiato alla nostra economia. Abbiamo fatto una serie di iniziative all’inizio di maggio dello scorso anno investendo risorse importanti in opere pubbliche e grandi investimenti”.
Vaccinazioni- La campagna vaccinale in Lombardia “sta andando bene. Abbiamo avuto delle difficoltà all’inizio, nella fase della prenotazione, determinate da una piattaforma che aveva delle difficoltà; adesso siamo ripartiti, ad oggi abbiamo inoculato 2 milioni 270mila dosi, abbiamo coperto alcune categorie che sono assolutamente a rischio, come tutti gli ospiti delle Rsa e il popolo della sanità, gli over 80, che sono finiti, stiamo concludendo gli allettati”. “Da lunedì -avverte Fontana- apriremo le prenotazioni per la fascia dai 65 ai 70 anni. Finalmente potrò andare anch’io a fare il mio vaccino. E lunedì sarò uno dei primi”.