Non ci siamo, sarà anche colpa delle varianti, ma i contagi hanno ripreso a salire, e questa cosa inquieta. Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati ben 443.704 ‘tamponi misti’ (molecolari ed antigenici calcolati insieme), individuando altri 19.886 nuovi contagi, che hanno determinato un tasso di positività al 4,5%.
Come informa il bollettino quotidiano stilato dal ministero della Salute, dall’inizio dell’emergenza in Italia sono stati registrati 2.868.435 casi di coronavirus. Attualmente nel paese i positivi (e non tutti ‘malati’), sono 396.143.
Oggi spaventano i numeri della Lombardia che, in sole 24 ore, ha contato ben 4.243 casi in più. Tuttavia i contagi sono tornati a salire un po’ dappertutto: in Campania (2.385), Emilia Romagna (2.090), nel Piemonte (1.454), in Toscana (1.374), nel Veneto (1.304), nel Lazio (1.256), e nella Puglia (1.154).
Continua a crescere anche il numero delle vittime, prossimo ai 100mila. Da ieri sono stati infatti registrate altre 308 vittime, che portano così a 96.974 il numero dei decessi dall’inizio dell’emergenza.
Anche oggi le terapie intensive segnano nuovi ingressi (11 da ieri), e dunque attualmente sono 2.168 i pazienti assistiti.
Stesso trend anche nei reparti ordinari ospedalieri dove, con i 40 in più da ieri, attualmente sono 18.257 i ricoverati con sintomi.
Sebbene un ’filino’ in misura minore rispetto ai giorni scorsi, continua ad amalgamarsi l’elenco di quanti dimessi e guariti: 12.853 nelle ultime 24 ore.
Infine, costretti a rimanere chiusi in casa, vi sono 375.718 italiani in isolamento domiciliare.
Per quel che riguarda nello specifico il Lazio, come ha riferito nel consueto ‘briefing’ pomeridiano l’assessore regionale alla Salute, Alessio D’Amato, “Oggi nel Lazio, su quasi 15mila tamponi (-30) e oltre 21mila antigenici per un totale di oltre 36mila test, si registrano 1.256 casi positivi (+68), 18 decessi (-20) e +1.123 guariti. Stabili le terapie intensive. Il rapporto tra positivi e tamponi è a 8%, ma se consideriamo anche gli antigenici la percentuale è al 3%”.
Un segnale incoraggiante giunge dalla Capitale dove, finalmente, “I casi a Roma città sono sotto quota 500”.
Max