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Covid Lazio, D’Amato: “I casi sono destinati ad aumentare, ma nessun allarme grazie ai numerosi vaccinati”

Meno male che abbiamo un alto tasso di copertura vaccinale, altrimenti gli effetti dei festeggiamenti li avremmo pagati salati. Non oso pensare a cosa sarebbe successo se il calo di tensione era accompagnato a una bassa copertura vaccinale. La vaccinazione completa previene il ricovero in terapia intensiva del 97% e i decessi del 95% secondo i dati dell’Iss”.

Tutto sommato, alla luce di questa importante recrudescenza di contagi, per lo più da parte della variante Delta, l’assessore regionale alla Salute, Alessio D’Amato (nella foto), può tirare un sospiro di sollievo. Come risaputo infatti, il Lazio è tra le Regioni più virtuose in merito alla campagna vaccinale e, se la ‘catena’ dei contagi legati ai caroselli sportivi, sembra essere abbastanza contenuta, lo si deve proprio a questo merito.

D’Amato: “I casi sono destinati ad aumentare per l’effetto dei festeggiamenti per gli Europei”

Certo, ora “Stiamo pagando il cosiddetto ‘effetto Gravina’” osserva l’assessore regionale, “ma senza complicazioni negli ospedali”. Ma non solo, avverte, “I casi sono ancora destinati ad aumentare per l’effetto del calo di tensione in occasione dei festeggiamenti per gli Europei, che durerà ancora alcuni giorni. I positivi sono per lo più giovani ancora non vaccinati e questo significa, ancora una volta, quanto sia importante vaccinarsi e raggiungere l’immunità di gregge“.

D’Amato: “La situazione è sotto controllo, quindi nessun allarme e vaccinarsi”

Quindi, sebbene con le dovute proporzioni, ha aggiunto D’Amato, “Ancora una volta ricadono sulle spalle del Servizio sanitario regionale e dei suoi operatori l’onere e gli effetti del calo di tensione”. In ogni caso, ha poi tranquillizzato, “la situazione è sotto controllo e nel Lazio i casi attualmente positivi complessivi sono la metà di altre grandi regioni, quindi nessun allarme e vaccinarsi“.

Max