Ha 35 anni, non soffre di patologie pregresse e va in palestra. Eppure il Covid ha tramortito anche Lorenzo Stocchi, portandolo vicino al baratro. Il manager di Galateo Ricevimenti di Firenze, parla dall’ospedale San Donato di Arezzo, dove è attualmente ricoverato dopo essere finito in terapia intensiva.
“Sono sempre stato molto attento a disinfettare correttamente le mani e ho sempre tenuto la mascherina; – ha scritto il 35enne su Facebook – eppure il virus è riuscito a passare. Poi la terapia intensiva. Quando è morto il mio compagno di stanza sono crollato”, le parole di Stocchi che in poco tempo hanno fatto il giro del web.
Il messaggio è finito su tutti i giornali e siti web. Un modo per “sensibilizzare coloro che ancora si ostinano a portare la mascherina sotto al naso e fare le cene con gli amici – ha scritto sul social network – Penso al ragazzo di 39 anni di Livorno che è morto per un ritardo, penso al mio compagno di stanza, a tutti quelli che pur lottando non ce l’hanno fatta. Bisogna prevenire il virus a tutti i costi, fare sensibilizzazione e convincere gli scettici. Perché anche loro se ne renderanno conto quando una persona vicina è in fin di vita, ma sarà già tardi”.