Sale il numero dei casi positivi nel Lazio: 1.491, 84 in più rispetto a lunedì, a fronte di un incremento dei tamponi: 34 mila totali, tra antigenici e molecolari, per un rapporto tra positivi e test fissato al 4%. In aumento anche i ricoveri e le terapie intensive, 29 in un giorno, per un totale di 346, pari al 37% del tasso d’occupazione della Regione. Scende invece l’indice Rt, secondo le ultime analisi al di sotto dello 0,95.
Numeri che mettono in bilico il Lazio tra l’arancione e altre due settimane in rosso: la decisione arriverà venerdì, quando il ministero della Salute assegnerà un colore alla Regione. Da ieri il Lazio ha dato il via alla somministrazione degli anticorpi monoclonali, continua senza sosta anche il piano vaccinale, anche se fioccano le disdette per il vaccino AstraZeneca. I tre giorni di stop precauzionali del vaccino anglo-svedese hanno rallentato il ritmo di somministrazione e spinto molte persone a rinunciare, al costo di scivolare in fondo alla lista d’attesa.
La Regione intanto ha annunciato problemi con la consegna delle dosi AstraZeneca per tutto il mese di aprile, ma ha già studiato un piano per recuperare il tempo perso: a partire da venerdì 26 marzo il mega hub vaccinale di Fiumicino resterà aperto anche in tarda serata, dalle 20 alle 24, per permettere la somministrazione al maggior numero di persone possibili. Nei prossimi giorni apriranno altri centri vaccinali agli studios di Cinecittà, al centro commerciale Porta di Roma e all’outlet di Valmontone.