Insomma, se fino a nemmeno 3 mesi fa, uscivamo finalmente speranzosi dalla pandemia, ‘rinvigoriti’ dall’arrivo del fondi europei, che allocati attraverso i Pnrr ci sarebbero finalmente garantito una degna ‘ripartenza’, ora siamo qui peggio di prima.
Poi, come se non bastasse già il conflitto ucraino, destinato a ‘ridisegnare’ letteralmente l’assetto geopolitico anche europeo, addirittura si paventa per il prossimo autunno una ‘pericolosa’ recrudescenza dei contagi a causa delle nove varianti del Covid.
Speranza: “La guerra in Ucraina ha sostituito il virus sui media, non nella realtà”
E’ quanto, tra le righe – ma non troppo – ha spiegato oggi il ministro della Salute, intervenendo al convegno tenutosi nel Centro Studi Americani di Roma, dove la Fondazione Atena onlus ha presentato ‘La salute della donna: politiche per il futuro’.
Come ha infatti ‘avvertito’ Speranza: “La guerra ha sostituito il virus sui media, non nella realtà”.
Speranza: “Urge tenere l’attenzione alta, provare elementi di prudenza indispensabili e lavorare sui vaccini, che ci hanno permesso di non chiudere”
C’è poco da fare, ha infatti allertato il ministro, se non ”tenere l’attenzione alta, provare elementi di prudenza indispensabili e lavorare sui vaccini che ci hanno permesso, nei 6 mesi più difficili dall’autunno alla fine dell’inverno, di non chiudere l’Italia grazie alla percentuale alta di adesioni alle vaccinazioni degli italiani”.
Speranza: “Altri paesi sono stati costretti a chiudere. Se noi abbiamo retto è grazie ai vaccini. Dunque dobbiamo continuare…”
Anche perché, ha sottolineato Speranza, “Paesi con pochi vaccinati, con percentuali di immunizzazioni sotto l’Italia, sono stati costretti a chiudere”. Dunque, ha poi concluso, “Se abbiamo retto è proprio grazie ai vaccini, abbiamo raccomandazioni di continuare la campagna di vaccinazione per gli over 80, le fasce fragili over 60 e per chi è in Rsa. E poi, passo dopo passo, valuteremo in seguito”.
Max