Oggi era stata programmata l’apertura di Zoomarine per inaugurare la nuova stagione 2021, invece come per tutti i parchi divertimento italiani, ancora nessuna apertura in vista, in attesa di una normalizzazione della situazione epidemiologica, nella speranza di una veloce diminuzione dei contagi. Ma nel più grande parco marino italiano l’attività, in un anno di pandemia, non si è mai fermata: 400 animali richiedono assistenza quotidiana, cura e alimentazione tramite una squadra di più di 20 persone tra addestratori, biologi marini e veterinari che è tutti giorni presente al parco.
Non c’è zona rossa che tenga per chi deve prendersi cura di animali così unici e delicati e anche in queste ore che accompagnano alla Pasqua Zoomarine rimane operativo nelle operazioni quotidiane di cura e assistenza ai propri animali: 11 delfini, 14 pinnipedi, centinaia di coloratissimi uccelli tropicali, scoiattoli volanti, fenicotteri, lemuri, ibis, tartarughe. Trentatrè specie diverse convivono nell’habitat del più grande parco marino italiano, assistiti senza sosta una squadra di esperti che il Covid non è riuscito a fermare.
“La nostra – spiega all’Adnkronos/Labitalia Alex Mata, direttore zoologico di Zoomarine – è prima di tutto una missione. E non a caso il nostro slogan è ‘Ci mettiamo il cuore’. Siamo i custodi di una varietà eccezionale di specie animali che necessitano di presenza quotidiana. Non c’è pandemia che tenga: da un anno, tutti i giorni, siamo qui per assistere e prenderci cura di oltre 400 preziosissimi animali. Abbiamo uno staff di professionisti tra esperti delle diverse specie animali che ospitiamo”.
“Non siamo aperti al pubblico – dice – ma ogni giorno trascorriamo la giornata al parco per far sentire presenza e vicinanza ai tanti animali che ospitiamo. I delfini, ad esempio, sono tra le specie che più interagiscono con l’uomo e con loro abbiamo conservato un rapporto di quotidiana vicinanza. Speriamo presto di rivedere il pubblico nei nostri parchi, ma intanto nell’anno di Covid che è trascorso tutti gli animali non sono mai stati lasciati soli per un minuto. Chiediamo al governo di valutare bene anche la condizione di parchi divertimento, delfinari, giardini zoologici in Italia: siamo pronti a riaprire con massima attenzione al rispetto delle regole di sicurezza”.
Un anno difficile per i Parchi italiani ma anche un anno di riorganizzazione e nuove sfide. Zoomarine ha in cantiere numerose novità che arricchiranno la stagione 2021, a partire dai progetti educational rivolti alla tutela e salvaguardia delle specie più a rischio. E la pandemia ha portato a Zoomarine anche nuovi ospiti, con le nascite di alcuni animali che hanno rallegrato i mesi di chiusura al pubblico. Nel periodo Covid, infatti, sono nati al Parco di Roma 1 delfino, 5 pinguini e tanti uccelli tropicali. Ed anche il Centro di primo soccorso di Zoomarine non si è fermato nei mesi della pandemia. Solo nei primi 3 mesi del 2021 sono state soccorse ben 11 tartarughe spiaggiate sulle coste del Lazio e bisognose di aiuto. Un impegno che vede da anni Zoomarine in prima linea, in rete con la Regione Lazio e Tartalazio, per soccorrere, assistere e rimettere in mare le tartarughe in difficoltà rivenute sul litorale della regione.
Situato a Torvaianica, alle porte di Roma, con i suoi 40 ettari di verde, acqua e attrazioni, Zoomarine è stata 15 anni fa la prima struttura nel nostro Paese a ricevere il riconoscimento di giardino zoologico. Sviluppa il proprio impegno a favore della ricerca e della salvaguardia dell’ecosistema marino grazie ad una proficua collaborazione con 15 università italiane e straniere attive in progetti rivolti al benessere e alla tutela degli animali e alla sensibilizzazione del pubblico sul tema della salvaguardia ambientale.