“In autunno il clima è meno clemente e si sta più all’interno, c’è un aumento del rischio” di contagi covid. “La vicinanza e la prossimità aumentano la possibilità di trasmissione. E’ chiaro che se saremo per l’80-90% vaccinati il rischio è molto ridotto, per questo la campagna vaccinale deve essere accelerata”. E’ la previsione di Walter Ricciardi, ordinario di Igiene e Medicina preventiva dell’Università Cattolica del Sacro cuore di Roma, a margine della presentazione dei risultati ottenuti dal nuovo sistema di sanificazione Pchs.
“Sostanzialmente stiamo andando bene, quello che è stato fatto nelle ultime 2-3 settimane in Italia, con il rischio ragionato, ha funzionato e ha portato a buoni risultati. Ma dobbiamo vigilare e stare attenti”, evidenzia Ricciardi.
“Ho visto delle scene nei ristoranti un po’ preoccupanti -osserva-, distanze di sicurezza non mantenute. Fortunatamente in questo momento si può stare solo all’esterno, ma se questo si verifica all’interno con una persona contagiosa e infettiva, che abbia una variante, diventa una situazione molto preoccupante e a rischio”.
Del vaccino anti-Covid nella fascia d’età 12-15 anni “penso tutto il bene possibile, perché di fatto significa ridurre ulteriormente la circolazione del virus. In questo momento ci si concentra con le immunizzazione nelle fasce adulte e sugli anziani, ma tradizionalmente il vaccino nel corso dei decessi l’abbiamo dato ai bambini e ai neonati per cercare di proteggerli quanto più precocemente contro malattie terribili”.
“E’ chiaro che la sperimentazione dei vaccini sui bambini è l’ultimo tratto di questo passaggio ma – spiega – il fatto che si stanno dimostrando sicuri anche in fasce d’età pediatriche è un elemento importantissimo perché blocca la circolazione del virus”.