(Adnkronos) –
Omicron dominante in Italia, Omicron 2 in crescita. Secondo l’ultima flash survey sulla circolazione delle varianti di Sars-CoV-2 in Italia, “il 7 marzo scorso la variante Omicron era predominante – riferisce l’Istituto superiore di sanità – con una prevalenza stimata al 99,9%” e “una variabilità regionale tra il 99,2% e il 100%. Il sottolignaggio “, appunto la cosiddetta Omicron 2, ha invece una prevalenza “pari al 44,1%” ed “è stato riscontrato nella quasi totalità delle Regioni/Province autonome” con un range tra lo 0% della Valle d’Aosta e il 79,7% della Liguria. Nella survey precedente, con dati al 31 gennaio, la sottovariante Omicron 2 risultava al 3%, presente in 16 Regioni/Pa.
Nello specifico Omicron 2 ha già superato Omicron 1 in 7 Regioni/Province autonome d’Italia: al 7 marzo, la sua prevalenza supera quota 50% in Liguria (79,7%, la punta massima), Pa di Bolzano (75%), Umbria (65%), Lombardia (62,5%), Friuli Venezia Giulia (59,1%), Emilia Romagna (58,3%) e Piemonte (54,4%). L’unica Regione con Omicron 2 ancora assente è la Valle d’Aosta (0%), non a caso l’unica area ‘gialla’ in un’Italia ‘rosso scuro’ nella mappa aggiornata ieri dall’Ecdc, Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie. Omicron 2 si avvicina al 50% in Lazio (47,5%) e Toscana (47,1%). Seguono Marche e Molise (41,2%), Sardegna (40,8%), Veneto (38,5%), Calabria (36,2%), Puglia (34,3%), Sicilia (30,3%), Campania (28,9%), Basilicata e Pa Trento (25%), Abruzzo (23,6%).
Per l’indagine rapida, condotta da Iss e ministero della Salute insieme ai laboratori regionali e alla Fondazione Bruno Kessler, è stato chiesto ai laboratori di Regioni/Pa di selezionare dei sottocampioni di casi positivi e di sequenziare il genoma del virus. Il campione richiesto è stato scelto in maniera casuale fra i campioni positivi, garantendo una certa rappresentatività geografica e, se possibile, per fasce di età diverse. In totale hanno partecipato all’indagine tutte le Regioni/Pa e complessivamente 117 laboratori regionali e il Laboratorio di sanità militare, e sono stati sequenziati 1.984 campioni.