Home ATTUALITÀ Covid Italia, epidemia peggiora: in vigore obbligo vaccinale over 50

    Covid Italia, epidemia peggiora: in vigore obbligo vaccinale over 50

    Rapida impennata dei contagi Covid in tutta Italia, dove la situazione epidemiologica è in “netto peggioramento”. Intanto è entrato in vigore già il decreto legge con l’obbligo vaccinale per gli over 50 e il super green pass per i luoghi di lavoro in questa fascia d’età. Nelle ultime 24 ore sono stati 108.304 i nuovi contagi da coronavirus, secondo i dati del ministero della Salute. Le vittime sono invece 223, in crescita rispetto a ieri. Cresce il numero dei ricoveri nei reparti ordinari (+764, 15.591) e nelle terapie intensive (+32, 1.499). 

    “In questo momento i casi sicuramente ci preoccupano, ma l’attenzione più grande dobbiamo metterla sui nostri ospedali, sull’occupazione dei posti letto in area medica e in terapia intensiva, e per questo è fondamentale ridurre il numero dei non vaccinati, perché sono proprio i non vaccinati ad occupare larga parte dei posti letto nei nostri ospedali”, ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza, che ha firmato le ordinanze per il passaggio alla zona gialla delle regioni Toscana, Emilia Romagna, Abruzzo e Valle d’Aosta da lunedì. 

    OBBLIGO VACCINO PER OVER 50 

    Il testo introduce l’obbligo vaccinale per tutti coloro che hanno compiuto i 50 anni. Per i lavoratori pubblici e privati con 50 anni di età sarà necessario il Green pass rafforzato per l’accesso ai luoghi di lavoro a far data dal 15 febbraio prossimo. Senza limiti di età, l’obbligo vaccinale è esteso al personale universitario così equiparato a quello scolastico. 

    MULTE E SANZIONI 

    Oltre alla sanzione da “100 euro per il solo fatto di non sottoporsi alle somministrazioni pur essendo obbligati (perché ultra 50enni)”, è prevista anche “la sanzione da 600 a 1500 euro se l’obbligato al vaccino è colto sul luogo di lavoro senza green pass rafforzato (da vaccinazione o da guarigione). In caso di reiterata violazione la sanzione è raddoppiata” e può quindi arrivare “fino ad un massimo di 3000 euro”. Inoltre per i lavoratori ultracinquantenni che non abbiano Super Green pass c’è la “sospensione dal lavoro, senza retribuzione”. 

    Alle sanzioni previste nell’ultimo dl Covid, “si aggiungono quelle già contemplate dalle norme che hanno prescritto il green pass ‘rafforzato’ per accedere a determinati servizi e attività (ad esempio, ristoranti, palestre, treni, autobus, cinema, teatri, stadi ecc.). In questi casi, infatti, chi è tenuto al Green pass rafforzato e quindi alla vaccinazione (indipendentemente dall’eta) soggiace a sanzione da 400 a 1000 euro se colto senza green pass rafforzato nei luoghi nei quali è necessario”, si spiega da palazzo Chigi.  

    REZZA E BRUSAFERRO: “EPIDEMIA IN NETTO PEGGIORAMENTO” 

    In Italia “c’è una rapida impennata nel numero di nuovi contagi” da coronavirus e “questa settimana la situazione epidemiologica nel nostro Paese peggiora sensibilmente, con l’incidenza di casi di Covid 19 che raggiunge ormai i 1.700 per 100mila abitanti”, spiegano Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di sanità (Iss), e Giovanni Rezza, il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, in un videomessaggio commentando i dati del monitoraggio Covid-19, diffusi oggi. 

    RADDOPPIA INCIDENZA: FORTE AUMENTO RT A 1,43 

    L’incidenza settimanale dei casi Covid-19 in Italia continua ad aumentare rapidamente, attestandosi a 1.669 casi ogni 100.000 abitanti nella settimana che va dal 31 dicembre 2021 al 6 gennaio 2022, e risultando più che raddoppiata rispetto alla settimana precedente (24 dicembre – 30 dicembre ) quando era di 783 casi ogni 100.000 abitanti, secondo i dati di flusso del ministero Salute. Nel periodo che va dal 15 al 28 dicembre 2021, inoltre, l’indice Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato, a livello nazionale pari a 1,43 (range 1,23 – 2), in forte aumento rispetto alla settimana precedente e ben al di sopra della soglia epidemica. Dal report risulta inoltre in forte aumento anche l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero pari a 1,3 (range 1,27-1,32) al 28 dicembre 2021 rispetto all’1,11 (range 1,08-1,13) del 20/12. 

    TERAPIE INTENSIVE AL 15,4% 

    A livello nazionale, il tasso medio di occupazione da parte di pazienti Covid nei reparti di terapia intensiva è al 15,4% (secondo la rilevazione giornaliera ministero della Salute al 6 gennaio) rispetto al 12,9% (rilevazione al 30 dicembre). In netta crescita anche la percentuale di occupazione dei reaperti di area medica a livello nazionale che sale al 21,6% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 6 gennaio) rispetto al 17,1% rilevato il 30 dicembre. 

    10 REGIONI E PROVINCE A RISCHIO ALTO 

    In Italia 10 Regioni e Province autonome sono classificate a rischio alto, di cui 3 a causa dell’impossibilità di valutazione, mentre 11 risultano classificate a rischio moderato. Tra queste, 6 Regioni/Pa sono ad alta probabilità di progressione a rischio alto. Inoltre – riferisce il report – quasi tutte le Regioni/pa riportano almeno una singola allerta di resilienza, mentre 10 riportano molteplici allerte di resilienza.