(Adnkronos) – I dati dell’ultimo report Iss sul Covid in Italia parlano chiaro: Rt, incidenza e ricoveri sono in aumento. Cosa sta succedendo sul fronte dei contagi da coronavirus e che autunno e inverno ci aspettano? Gli esperti avvertono: l’ondata durerà fino a Natale.
“La stratificazione degli effetti della campagna vaccinale anti-Covid in qualche modo ha coperto fino ad oggi i più deboli e i più fragili, ma ora stiamo vedendo gli effetti di un’apertura tout court. Salgono i casi, ma è anche fortunatamente cambiata l’espressione patologica del virus proprio grazie ai vaccini. Pur avendo capito che si conviverà con Sars-CoV-2, sarebbero necessari atteggiamenti prudenziali. Questo trend positivo di crescita lo vedremo fino a dopo Natale, con in più la sovrapposizione con un’influenza che negli ultimi due anni era crollata, grazie all’uso diffuso delle mascherine, e che oggi è temibile” dice all’Adnkronos Salute Alessandro Vergallo, presidente nazionale dell’Associazione anestesisti rianimatori ospedalieri italiani (Aaroi-Emac), commentando i dati del monitoraggio della Cabina di regia Iss-ministero della Salute, che registrano ancora un aumento dell’incidenza e dei ricoveri ordinari e in terapia intensiva. Secondo gli anestesisti, “questa ondata avrà un impatto su tutto il Ssn, vediamo già che in alcuni ospedali viene segnalato un leggero aumento degli operatori sanitari positivi – osserva – e questo vuole dire che alcuni reparti e servizi ne risentono, con una situazione delle prestazioni non Covid che ancora deve essere recuperata. Un problema in più per l’organizzazione ospedaliera”.
“Sta partendo una nuova ondata pandemica che purtroppo troverà in larga parte gli italiani impreparati perché molti soprattutto anziani non si sono vaccinati con la quarta dose e quindi di fatto non sono protetti contro la malattia grave” dice Walter Ricciardi, docente di Igiene all’Università Cattolica di Roma, ospite di Rai Radio 1. Su chi deve fare la quarta dose, Ricciardi chiarisce che “sarebbe opportuno che tutti la facessero, però per i soggetti fragili per età o patologia è veramente una questione di sopravvivenza”. Ma aumenterà anche la mortalità? “Sicuramente – risponde – meno del 30% degli ultra 80enni è vaccinato con la quarta dose”. La situazione delle varianti preoccupa? “Domina ancora Omicron – avverte Ricciardi – ma ci sono delle sottovarianti e una ha il vantaggio del 10%, significa che ha un po’ più di contagiosità”. L’impatto sugli ospedali della ricrescita dei casi come sarà? “Non sarà quello drammatico degli anni passati, ma un impatto forte sicuramente l’avrà. E’ un onda non uno tsunami”, conclude.
“Spero proprio che del rischio di una seria ondata invernale di infezioni da Sars-CoV-2 – che penso ci sarà sicuramente – si occupi chi di dovere e con giudizio, chi gestirà le questioni sanitarie nell’incipiente governo Meloni” è l’auspicio espresso da Guido Silvestri, docente negli Usa alla Emory University di Atlanta che esorta a tornare a vivere, fiduciosi del fatto che la risposta a Covid è chiara e consta di poche e precise mosse. Per Silvestri “l’idea di cancellare a tempo indeterminato la socialità umana per fermare un virus respiratorio passerà alla storia come una delle più clamorose fesserie mai partorite dalla mente umana”, commenta su Facebook, riferendosi a posizioni espresse da quelli che definisce “catastrofisti, chiusuristi, pseudo-esperti”, e così via. “Quando vedo il mondo che torna ad essere ‘sociale’ – mentre certi analfabeti della virologia e della buona educazione continuano a delirare nelle loro bollicine da Twitter, mi viene in mente la scena finale di ‘Finding Nemo’”, il film d’animazione per bambini, “in cui gli eroici pesciolini, liberi ma impacchettati nella Sydney Harbour, si chiedono: ‘e adesso che succede?’. Quando si tratta di Covid, la risposta è semplice: ci vacciniamo con dosi booster come raccomandato dagli esperti, focalizziamo prevenzione e terapia precoce sui soggetti ad alto rischio, e torniamo a nuotare, con sereno ottimismo, nel grande oceano della vita”, conclude.