(Adnkronos) – “Il picco” di questa ondata estiva di Covid “è stato superato? Certo, lo avevo detto: con 10 milioni di persone contagiate al mese, in due mesi abbiamo avuto secondo le stime 20-25 milioni di casi. Quindi la discesa dal picco è legata al fatto che il numero di persone suscettibili è notevolmente diminuito. Era scontato che avvenisse in questi tempi”. A sottolinearlo all’Adnkronos Salute è Andrea Crisanti, direttore del Dipartimento di medicina molecolare dell’università di Padova che ha ricordato come, diminuendo la popolazione suscettibile, la dinamica di trasmissione del virus sia in calo.
“Non ha nessun senso scientifico”, secondo Crisanti, l’idea di alleggerire l’isolamento dei positivi a Covid riducendone i tempi. “E’ soltanto pura demagogia”. All’esperto non piace il dibattito che si è aperto su questo tema. Mentre le istituzioni al momento sembrano aver adottato una linea attendista e il cambiamento delle regole, prospettato come possibile, non è ancora arrivato. “Meglio così – conclude l’esperto – perché questa sarebbe una scelta demagogica”.
Capitolo ‘vaiolo delle scimmie’: secondo Crisanti, “è evidente che la diffusione della malattia, che non accenna al momento a diminuire, è ormai entrata in un circuito comportamentale ben definito. E quindi forse bisognerà indurre determinate persone a vaccinarsi contro il vaiolo”. Crisanti auspica una decisione delle autorità sanitarie che consenta l’immunizzazione delle comunità più colpite da monkeypox e evidenzia che “il livello d’attenzione su questa patologia” va alzato in questo senso: “Bisognerebbe a questo punto aprire la possibilità della vaccinazione antivaiolo alle persone che appartengono alle categorie a rischio. Principalmente mi riferisco alle comunità più colpite”, quindi al momento, secondo quanto ribadito dall’Oms, i maschi che fanno sesso con maschi (Msm), che stando ai dati sono i più colpiti dall’infezione, che sta avendo come epicentro proprio l’Europa, una delle aree più interessate dalla diffusione del virus.