(Adnkronos) –
In calo tutti i dati Covid-19 in Italia. Il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe rileva nella settimana 7-13 settembre, rispetto alla precedente, una diminuzione di contagi passati a 107.876 contro 123.782 (-12,9%), e dei morti (383 rispetto a 447, -14,3%). Giù anche i casi attualmente positivi (454.035 contro 571.344), le persone in isolamento domiciliare (450.004 rispetto 566.700), i ricoveri con sintomi (3.868 da 4.459, -13,3%) e le terapie intensive (163 contro 185, -11,9%).
“Da 4 settimane consecutive – commenta Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe – prosegue la lenta discesa dei nuovi casi settimanali che si attestano intorno a quota 108mila, con una media mobile a 7 giorni di circa 15mila casi al giorno”. In 18 Regioni si registra un calo percentuale dei nuovi casi (dal -4,8% del Piemonte al -31,5% della Calabria), in 3 Regioni un minimo incremento (Provincia Autonoma di Bolzano +0,2%, Toscana +1,1%, Umbria +4%). Rispetto alla settimana precedente, in 88 Province si rileva una diminuzione dei nuovi casi (dal -0,8% di Chieti al -55% di Crotone), mentre 19 Province segnano un incremento (dal +0,5% di Alessandria al +58,2% di Verbano-Cusio-Ossola). L’incidenza rimane sotto i 500 casi per 100.000 abitanti in tutte le Province: dai 76 casi per 100.000 abitanti di Barletta-Andria-Trani ai 338 di Pescara.
Prosegue il calo anche sul fronte dei decessi: 383 negli ultimi 7 giorni (di cui 65 riferiti a periodi precedenti), con una media di 55 al giorno rispetto ai 64 della settimana precedente, rileva il report Gimbe.
“Sul fronte degli ospedali – afferma Marco Mosti, direttore operativo della Fondazione Gimbe – continuano a scendere i posti letto Covid-19 occupati sia in area medica (-13,3%) che in terapia intensiva (-11,9%)”. Dal 26 luglio in sette settimane i ricoveri sono scesi rispettivamente da 434 a 163 in area critica e da 11.124 a 3.868 in area medica. Al 13 settembre il tasso nazionale di occupazione da parte di pazienti Covid è del 6,1% in area medica (dal 3,3% del Piemonte al 18,9% dell’Umbria) e dell’1,8% in area critica (dallo 0% di Umbria e Valle D’Aosta al 3,4% di Lazio e Sicilia). “Stabili gli ingressi in terapia intensiva – aggiunge Mosti – con una media mobile a 7 giorni di 16 ingressi al giorno rispetto ai 17 della settimana precedente”.