(Adnkronos) – “A distanza di due anni dall’inizio della pandemia, io sono molto contento di quello che la scienza ha fatto. Abbiamo numerosi anticorpi monoclonali, abbiamo tre antivirali approvati, due orali e uno per via iniettiva, antinfiammatori potenti che sappiamo quando usare. Abbiamo numerosi vaccini. Io non mi aspettavo dopo due anni di avere tutte queste armi. La scienza ha depotenziato il virus”. Così all’Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive dell’Policlinico San Martino di Genova.
“Quando le persone seguono la scienza vaccinandosi o rivolgendosi ai medici rapidamente, diventa molto più difficile rischiare la vita – osserva Bassetti – Oggi se si muore di Covid vuol dire che qualcosa non ha funzionato nel sistema: vuol dire che non ci si è vaccinati, che si è andati in ritardo dal medico, che ci si cura con chissà quali terapie non approvate. Poi ci sono anche i casi in cui il vaccino può non aver funzionato”.
“In autunno avremmo dei casi, come li avremo anche negli anni futuri, questo virus fa parte del pool dei potenziali agenti che possono dare polmoniti o influenza. Si sommerà agli altri – conclude – Il prossimo autunno non sarà come quello del 2020 o del 2021, e questo grazie a quello che ha fatto la scienza”.