“Anche in Italia 7-8mila morti l’anno che saranno, purtroppo, un tributo fisiologico alla circolazione del coronavirus”. atteo Bassetti, primario di Malattie infettive all’ospedale San Martino di Genova, all’Adnkronos Salute si esprime così dopo le notizie in arrivo dall’Inghilterra. Il premier Boris Johnson ha confermato la svolta dal 19 luglio: via le restrizioni, stop alle mascherine e al distanziamento, anche se è previsto un aumento dei casi (”fino a 50.000 al giorno”) e se vanno messi in preventivi altri decessi.
“Dal Regno Unito arriva una lezione per l’Italia: dobbiamo imparare una nuova convivenza ragionata con il coronavirus. E’ questo il ragionamento fatto da Boris Johnson per le riaperture annunciate anche con l’aumento dei casi, ed è assolutamente condivisibile. Se dobbiamo togliere le restrizioni è giusto farlo ora quando è estate e le scuole sono chiuse. Inoltre nel Regno Unito tra poco arriveranno al 70% di copertura vaccinale con due dosi della popolazione. Cosa dobbiamo imparare? Che c’è un rischio ragionato e che dovremmo convivere con il coronavirus. Quindi non avremo numeri impressionati come nelle ondate passate, ma potremmo avere anche in Italia 7-8mila morti l’anno che saranno, purtroppo, un tributo fisiologico alla circolazione del virus”, dice Bassetti.
“Gli inglesi sono stati i maestri dell’infettivologia europea e mondiale – osserva l’esperto – Ieri quando Johnson ha parlato c’era con il Fauci inglese e i vertici della sanità, sono decisioni condivise. Loro hanno un aumento dei casi, ma il numero dei decessi e ricoveri è abbastanza stabile, i vaccini funzionano anche contro la variante Delta. Temo che però da noi l’approccio inglese non verrà capito molto”.