Effetto vaccini sull’identikit dei nuovi contagiati da coronavirus. “La maggior parte dei nuovi casi segnalati di infezione è in soggetti non vaccinati”. E “l’incidenza più elevata si osserva nei soggetti under 60, che hanno una minore copertura vaccinale”. Lo evidenzia l’Istituto superiore di sanità, nell’ultimo bollettino sull’epidemia di Covid-19 in Italia.
“La maggior parte dei casi segnalati in Italia – si legge nel rapporto aggiornato al 16 giugno – sono stati identificati in soggetti non vaccinati (che non hanno mai ricevuto una dose di vaccino Sars-CoV-2 o che sono stati vaccinati con prima o monodose entro 14 giorni dalla diagnosi stessa, ovvero prima del tempo necessario a sviluppare una risposta immunitaria completa al vaccino)”. Ancora, rimarca l’Iss, se “fino all’inizio di febbraio 2021 l’incidenza era più elevata nella fascia di età maggiore o uguale a 80 anni, a partire dalla seconda metà di febbraio, con il progressivo aumento della copertura vaccinale nei soggetti ultraottantenni, la diminuzione è stata più marcata in questa fascia di età rispetto alle altre”. Il calo ha via via interessato anche le altre fasce d’età immunizzate e così, “attualmente, l’incidenza più elevata si osserva nei soggetti di età inferiore ai 60 anni, che hanno una minore copertura vaccinale”.
“La maggior parte dei casi segnalati al sistema di sorveglianza nelle ultime 2 settimane – riferisce quindi l’Iss – ha una età compresa tra 19 e 50 anni. Hanno un’età superiore a 50 anni il 27,9% dei casi e meno di 19 anni il 21,9% dei casi (età mediana 37anni)”. Fra uomini e donne è quasi ‘par condicio’: “Il 50,4% dei casi sono di sesso maschile”.