Vista la ripresa dei contagi dovuta alla variante Delta, il nuovo direttore generale del ministero della salute israeliano, Nachman Ash, non esclude che il paese possa dover tornare nuovamente al lockdown a settembre, nel periodo di festività ebraiche che iniziano con Rosh Hashana. “Penso che potremmo arrivare ad un punto in cui diciamo: serve un lockdown”, ha detto all’emittente Channel 13, rilanciata da Times of Israele. Ash ha aggiunto di sperare che ciò non sia necessario.
E si pensa a un ‘green pass’ per matrimoni e altri grandi eventi al chiuso. A partire dal 21 luglio, vi potranno partecipare solo persone vaccinate, guarite dal covid o che presentano un test negativo. Non ci saranno limiti ai presenti, ma tutti dovranno indossare la mascherina, salvo che per bere e mangiare.
“Il nostro obiettivo è permettere matrimoni e altre celebrazioni in grandi sale con un minimo danno all’industria degli eventi e la massima protezione per i cittadini israeliani”, ha detto il primo ministro israeliano Naftali Bennett, citato da Times of Israel.
Paese con una delle più alte percentuali di vaccinati del mondo, Israele si trova ora di fronte ad una ripresa dei contagi a causa della variante delta. Gli ultimi tre bollettini giornalieri hanno tutti superati i 750 contagi e al momento vi sono oltre 5300 casi attivi, il numero più alto dal 5 aprile. I casi gravi sono saliti a 54, mentre nell’ultima settimana vi sono stati 14 decessi, dopo due settimane senza morti.