Mentre corre il contagio da Covid in India, con oltre 350mila nuovi casi e 2.812 morti registrati nelle ultime 24 ore, il governo di NUova Delhi ha ordinato a Twitter di rimuovere diversi post critici con la gestione della crisi. Secondo quanto riporta la ‘Bbc’, un portavoce del social media ha confermato che è stata bloccata la visualizzazione di alcuni contenuti in India, dove la notizia ha provocato l’indignazione di migliaia di persone.
Riferendosi alla carenza di ossigeno medicale negli ospedali, un utente di Twitter ha accusato il governo di “trovare più facile rimuovere i tweet che garantire l’approvvigionamento di ossigeno”, mentre in molti hanno criticato l’esecutivo per essersi concentrato sulla “censura” mentre il Paese è nel mezzo di un “disastro umanitario”.
La piattaforma di San Francisco non ha specificato quali contenuti siano stati rimossi, ma i media indiani sostengono che tra i tweet censurati ci siano quelli un politico del Bengala Occidentale che riteneva il primo ministro Narendra Modi direttamente responsabile delle morti di Covid e di un attore che criticava Modi per aver tenuto comizi politici mentre il virus dilaga.
Twitter, ha spiegato la ‘Bbc’, ha dichiarato di aver rivisto la pubblicazione di alcuni contenuti dopo aver ricevuto una “richiesta legale valida”. Il governo indiano avrebbe citato l’Information Technology Act 2000.
“Se si determina che (un contenuto, ndr) è illegale in una particolare giurisdizione, ma non viola le regole di Twitter, potremmo negare l’accesso al contenuto solo in India”, ha fatto sapere la piattaforma di microblogging.
Un funzionario indiano ha sostenuto che il materiale bloccato è fuorviante o potrebbe scatenare il panico. “È necessario agire contro quegli utenti che usano impropriamente i social media durante questa grave crisi umanitaria per scopi non etici”, ha detto al giornale ‘The Hindu’ un funzionario del ministero dell’Elettronica e dell’Informatica.