Se noi, complice lo spettro delle chiusure e la conseguente crisi economica, l’abbiamo ‘risolta’ cambiando i parametri che determinano il colore delle Regioni (considerando solo l’occupazione ospedaliera), l’ente europeo che misura la curva epidemiologica di ogni paese membro (il Centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie), usa invece basarsi ancora sul parametro relativo al numero di positivi per 100mila abitanti.
Certo, ovviamente non è detto che essere positivo equivalga necessariamente ad essere malato, e quindi a rischio ospedalizzazione ma, a livello Ue funziona così.
Dunque, attraverso le rilevazioni che vengono analizzate ogni 14 giorni, oggi l’Ecdc ha segnalato il ‘netto’ peggioramento dell’Italia, per l’aumento di positivi registrato. Stando quindi a quanto redatto dal Centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie, attualmente nel nostro Paese sarebbero addirittura 5 le regioni in ‘rosso’. Nella ‘mappa’ si vedono infatti Toscana, Marche, Calabria, Sicilia e Sardegna.
Ma nel resto del Paese la situazione non è certo ‘rosea’, gran parte della Penisola è infatti in giallo. Uniche eccezioni, sono il Molise e la provincia autonoma di Bolzano, in verde.
Ma anche a livello europeo ci sono diversi luoghi e paesi ‘messi male’. E’ il caso ad esempio del ‘rosso scuro’ (lo stadio peggiore), che ormai copre quasi per intero la Spagna, così come tutta l’area a sud della Francia, e l’intera Corsica. Rosso scuro poi anche a nord dell’Irlanda e, infine, in diverse isole ‘turistiche’ della Grecia, Creta in testa.
Max