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“Covid, in Europa registrati contagi da record” denuncia Ghebreyesus, direttore generale dell’Oms

Anche oggi, prima la Germania e poi il Regno Unito, hanno riferito dell’assoluto stato di emergenza nel quale rischiano di precipitare di qui a poco, se non verranno prese serie e forti restrizioni per contenere la dilagante recrudescenza di contagi.

Una situazione preoccupante, come ha tenuto a sottolineare oggi Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), nell’ambito della conferenza stampa dedicata al monitoraggio della situazione Covid nel mondo.

L’Oms: “La scorsa settimana solo nella Ue sono stati registrati quasi 2 milioni di contagi Covid“

Come ha illustrato Ghebreyesus, infatti, ”Quasi 2 milioni di contagi Covid sono stati segnalati in Europa la scorsa settimana, il massimo in una singola settimana in questa regione dall’inizio della pandemia. Quasi 27mila i morti segnalati nell’area, più della metà di tutti i decessi Covid registrati a livello globale la scorsa settimana”.

L’Oms: “Da soli, i vaccini non sostituiscono la necessità di dover prendere altre precauzioni”

Nello specifico, ha aggiunto il direttore generale dell’Oms, “Il Covid-19 è in aumento nei Paesi dell’Europa orientale con tassi di vaccinazione più bassi, ma anche in Paesi dell’Europa occidentale con alcuni dei tassi di vaccinazione più alti al mondo“. Del resto, ha poi tenuto a rimarcare il ‘numero uno’, invitando tutti a non mollare le misure di prevenzione, “La situazione del Vecchio continente è un altro promemoria di quello che abbiamo detto più e più volte: i vaccini non sostituiscono la necessità di altre precauzioni. I vaccini riducono il rischio di ospedalizzazione, malattie gravi e morte. Ma non prevengono completamente la trasmissione”.

L’Oms: “Alcuni Paesi europei stanno reintroducendo restrizioni per frenare i contagi e ridurre la pressione ospedaliera”

Quindi, ha concluso Ghebreyesus, ”Alcuni Paesi europei stanno ora reintroducendo restrizioni per frenare la trasmissione e ridurre la pressione sui loro sistemi sanitari. Nessun Paese dovrebbe essere in questa posizione, a quasi due anni dall’inizio della pandemia di Covid“.

Dal canto suo l’Oms, ha quindi aggiunto il direttore generale, “continua a raccomandare l’uso su misura e proporzionato di test, mascherine, distanza fisica, misure per prevenire l’affollamento, migliorare la ventilazione e altro ancora. E occorre vaccinarsi quando è il proprio turno”.

Max