Puntuale come ogni fine settimana, ecco i dati relativi alla curva epidemiologica del Paese, raccolti dalla Cabina di regia, in collaborazione con l’Iss ed il ministero della Salute.
Ebbene, è finalmente confermato sia il calo dell’indice Rt, che dell’incidenza, così come quello relativo ai ricoveri in area medica, e nelle terapie intensive.
Inoltre, si legge ancora nel report, tra Regioni e province autonome 3 sono a rischio alto, 3 moderato e 15 basso.
Infine, sono scesi anche i nuovi casi non associati a catene di trasmissione.
Ma entriamo nello specifico per leggere insieme i dati.
Dunque, spiega il report stilato dall’Iss e dal ministero della Salute, ”Si osserva una diminuzione dell’incidenza settimanale a livello nazionale: 1.362 ogni 100mila abitanti (28 gennaio – 3 febbraio) contro 1.823 ogni 100mila abitanti (21-27 gennaio), dati flusso ministero Salute”. In particolare, scrivono i tecnici, “Nel periodo 12-25 gennaio, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,93 in diminuzione rispetto alla settimana precedente e al di sotto della soglia epidemica- Lo stesso andamento si registra per l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero (Rt=0,89 al 25 gennaio contro Rt=0,96 al 18 gennaio“.
Per quel che riguarda invece la pressione ospedaliera, come dicevamo prosegue il calo del tasso di occupazione sia delle terapie intensive, che dei ricoveri in area medica. Per quel che riguarda il primo “è al 14,8% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 3 febbraio) contro il 16,7% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 27 gennaio). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale è al 29,5% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 3 febbraio) contro il 30,4% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 27 gennaio)“.
Capitolo regioni e province autonome, dalla Cabina di regia è stato comunicato che ”Tre Regioni e province autonome sono classificate a rischio alto, a causa dell’impossibilità di valutazione per incompletezza dei dati inviati; 3 Regioni risultano classificate a rischio Moderato. Tra queste, una Regione è ad alta probabilità di progressione a rischio alto. Le restanti 15 Regioni e province autonome sono classificate a rischio basso”. Inoltre, spiega ancora il report, ”Dieci Regioni e province autonome riportano almeno una singola allerta di resilienza. Una Regione riporta molteplici allerte di resilienza”.
Tuttavia, informano ancora Iss e ministro della Salute, ”Diverse Regioni e province autonome hanno segnalato problemi nell’inserimento dei dati del flusso individuale ed in particolare nella segnalazione della presenza di sintomi in tutti i casi diagnosticati”.
Infine, illustra il report Iss e ministero della Salute, ”Diminuisce il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (553.860 contro 652.401 della settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in leggera diminuzione (17% contro 18% la scorsa settimana). È stabile invece la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (38% contro 38%) ed anche la percentuale di casi diagnosticati attraverso attività di screening (45% contro 45%)“.
Max