E’ vero che questo esecutivo porta con se molte carenze, in parte derivanti da un’evidente ‘inesperienza’ gestionale, c’è però da aggiungere che in questo momento viviamo una vera e propria emergenza, dunque più che delle critiche, mai come ora è invece il tempo del ‘rimboccarsi’ le maniche, da parte di tutto noi, cercando di fare quanto possibile – nel nostro piccolo – per dare una mano al Paese.
Tanti gli esperti che dicono la loro, ma il fine comune è di fare qualcosa per il Paese
Ciò che inoltre impressiona, è la mole di ‘consigli’, giudizi, pareri – autorevoli o meno – che, a pioggia, piovono sul governo da ogni dove. Sebbene vi sia (che piaccia meno), un apposito Comitato Tecnico scientifico chiamato ad esprimersi in merito alla situazione, non passa ora senza che le agenzie di stampa non abbiano il commento del virologo, medico, od esperto di turno. Un continuo ‘affermare’ che disorienta i lettori, letteralmente inondati di nozioni e stime spesso confusionarie. C’è però da dire che, per etica professionale, che è anche giusto da parte nostra riservare eguale spazio e considerazione a chi della lotta alle malattie ne ha fatto il proprio mestiere, quando non una vera e propria ragione di vita.
Dunque, ecco perché pubblichiamo con grande frequenza quanto giunge dal campo della medicina: non per scarsa credibilità nei confronti del Cts, quanto per rispetto ad altrettanti eminenti studiosi.
Il virologo dagli Usa: “E’ il momento di istituire zone rosse localizzate per numeri di contagi”
Ad esempio, pur vivendo e lavorando negli States, poco fa Guido Silvestri (nella foto), virologo all’Emory University di Atlanta, attraverso la pagina Fb ‘Pillole di ottimismo’ (gestita e ‘frequentata’, da diversi medici specialisti, e da economisti e giuristi), ha ritenuto di dire la sua, cercando di dare così un contributo alla causa, che vede il ‘suo’ Paese in grave difficoltà.
”Di fronte al numero crescente di nuovi casi, a cui fa seguito una risalita costante sia dei ricoveri in terapia intensiva che dei decessi per Covid-19 – scrive il virologo – riteniamo che sia il momento di proporre alle autorità centrali e locali di applicare con rapidità ed efficienza l’istituzione di zone rosse in una serie di zone geografiche da identificare in modo preciso e definito sulla base di un alto livello di nuovi contagi, e per un periodo limitato nel tempo (15-20 giorni), allo scopo di staccare la spina al virus senza arrivare a lockdown generalizzati. Aree in cui limitare ogni movimento, per circoscrivere focolai multipli ma ravvicinati che sono sfuggiti ai test e al tracciamento”
Silvestri: L’aumento dei contagi è un fenomeno fisiologico che tocca l’intero pianeta
Quindi dalla pagina tengono a sottolineare che “Nell’esprimere questa raccomandazione, peraltro in linea e a ulteriore ampliamento dei recenti provvedimenti del Governo, approfittiamo per ricordare a chi dirà che se oggi aumentano i contagi è colpa del ‘troppo ottimismo’ (perché ormai conosciamo l’antifona), come l’arrivo dell’autunno e la ripresa di molte attività sociali dopo la pausa estiva abbia portato a un rapido aumento dei contagi e dei ricoveri praticamente in tutto l’emisfero Nord del pianeta: da NY e NJ al Canada, dalla Francia alla Scandinavia, passando per UK, Germania, Austria, Svizzera, Belgio, Olanda, Polonia, e tanti altri”.
Silvestri: “Mantenete i nervi saldi e seguite le norme, avendo fiducia nelle medicina, che lavora per voi”
Quindi dal canto loro, gli esperti riuniti sotto ‘egida social’ di ‘Pillole di ottimismo’, raccomandano, ”come detto innumerevoli volte, di tenere i nervi saldi, usare testa e senso civico (mascherine, distanziamento, igiene personale e stare a casa se si hanno sintomi) ed avere fiducia nella scienza e nella medicina, sapendo che nuovi approcci di prevenzione e terapia anti-Covid (anticorpi e vaccini) sono sempre più vicini all’orizzonte”.
Max