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Covid, il tasso di ospedalizzazione sale, ma è ancora sotto la soglia d’allarme

Sale la percentuale di occupazione di posti in reparto occupati da pazienti Covid e nelle terapie intensive. Le percentuali, nella maggioranza dei casi, sono però ancora al di sotto della soglia critica che, ricordiamo, è del 15% per i posti in reparto e 10% per le terapie intensive.

In otto regioni e province autonome la percentuale di posti in reparto è salita: si tratta di Calabria (al 7%), Marche (al 10%), Puglia (al 4%), Piemonte (al 5%), Toscana (all’8%), Umbria (al 7%), Sardegna (al 6%) e Bolzano (al 9%).

Sale anche l’occupazione delle terapie intensive in 6 regioni: Basilicata (al 2%), Lombardia (all’11%), Veneto (al 6%), Piemonte (al 6%), Sicilia (al 10%) e Trento (al 10%). I dati raccolti dall’Agenas (Agenzia Nazionale per i servizi sanitari regionali), confermano percentuali ancora non allarmanti: la media del tasso d’occupazione è del 6% delle terapie intensive e l’8% dei posti in reparto. Nel Lazio le percentuali salgono al 9% e 10%.

Intanto molti dei governatori di regione spingono per l’introduzione di un super Green pass, che vieterebbe ai non vaccinati molte delle attività fin qui consentite a tutti. Altri invitano ad accelerare la terza dose di vaccino. Il presidente della Campania, Vincenzo De Luca, parlando con alcuni giornalisti di Napoli, ha detto: “Il Governo dorme in piedi ed arriva sempre con due mesi ritardo. Mi spiegate perché non è stato ancora approvato l’obbligo della terza dose per il personale sanitario che ha fatto la prima dose tra gennaio e febbraio? È una cosa incredibile”.

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Di
Luigi Base