Nel consueto aggiornamento settimanale relativo al monitoraggio della Cabina di regia sull’andamento della situazione Covid nel Paese, stamane l’Istituto Superiore di Sanità ha annunciato che mentre l’indice Rt si mantiene stabile (a 0.83), la buona notizia è l’incidenza è in calo. Nonostante questo, e l’evidente calo dei ricoveri registrato nelle terapie intensive, vi sono ancora 4 regioni a rischio moderato.
Entrando nello specifico di quanto aggiornato ad oggi, ”È in diminuzione l’incidenza settimanale a livello nazionale: 34 per 100 mila abitanti (1-7 settembre) contro 37 per 100mila abitanti (24-30 settembre), dati ministero della Salute. L’incidenza si trova al di sotto della soglia settimanale di 50 casi ogni 100mila abitanti che può consentire il controllo della trasmissione basato sul contenimento ovvero sull’identificazione dei casi e sul tracciamento dei loro contatti”. Inoltre, spiegano ancora i tecnici dell’Iss, “Nel periodo 15 – 28 settembre, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,83 (range 0,81 – 0,86), al di sotto della soglia epidemica e stabile rispetto alla settimana precedente. Stabile rimane anche l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero (Rt 0,80 al 28 settembre contro Rt 0,80 al 21 settembre)”.
Nel passaggio relativo al numero dei letti occupati nelle terapie intensive del Paese, il report rileva che ”Il tasso di occupazione in terapia intensiva è in lieve diminuzione al 4,2% (rilevazione giornaliera ministero della Salute). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale diminuisce al 4,9% (7 ottobre)“.
Come dicevamo, in base ai rilevamenti, se le altre 17 risultano essere a rischio basso, ”Sono 4 Regioni le regioni e province autonome che risultano classificate a rischio moderato: Basilicata, Valle d’Aosta, provincia autonoma di Trento e provincia autonoma di Bolzano“.
Fra le buone notizie relative più direttamente ai contagi “E’ in diminuzione il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (5.903 rispetto ai 7.070 casi della settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in lieve diminuzione (33% contro 34% la scorsa settimana). È in aumento la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (47% rispetto a 45%). Resta stabile la percentuale di casi diagnosticata attraverso attività di screening (21% contro 21%)”.
Infine, raccomanda l’Istituto superiore di sanità concludendo la presentazione del monitoraggio, ”Una più elevata copertura vaccinale ed il completamento dei cicli di vaccinazione rappresentano gli strumenti principali per prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus sostenute da varianti emergenti“.
Max