Misure ‘non farmacologiche’ come l’igiene delle mani restano cruciali nella lotta a Covid-19. Ma per evitare effetti indesiderati come disidratazione, indebolimento delle naturali difese della pelle e aumentato rischio di infezioni “è fondamentale l’uso di prodotti che ricostituiscano il film idrolipidico della barriera cutanea nel più breve tempo possibile e sostengano il ripristino di un microbioma cutaneo normale”. Lo raccomanda Alessandro Martella, dermatologo e fondatore di Myskin.it, rilevando che l’impiego di “saponi con un alto pH e acqua calda” e di “igienizzanti a base alcolica si ripercuotono visibilmente sulla pelle distruggendo lo strato lipidico superficiale che protegge da tutte le aggressioni esterne”. E così “prurito, fissurazioni e ragadi, sintomi che tipicamente vengono riscontrati in pazienti atopici o con pelle irritata, sono stati riscontrati anche in chi non soffriva di queste manifestazioni”.
L’esperto consiglia dunque attenzione nella scelta del prodotto igienizzante, anche considerando che l’87% delle persone ha dichiarato che continuerà a lavarsi e disinfettare le mani con la stessa frequenza, e il 73% ritiene che gli igienizzanti per le mani siano diventati prodotti d’uso quotidiano essenziali, ricorda una nota in cui si annuncia l’arrivo in farmacia di “Biphase Lipoalcoolique, trattamento mani a doppia azione che abbina etanolo, un alcol sicuro in grado di eliminare fino al 99,9% di batteri, lieviti e virus capsulati, fra cui il Sars-CoV-2, a componenti lipidici, nello specifico olio di karité e squalano, che reintegrano i lipidi cutanei rafforzando la barriera cutanea a lungo termine e proteggendo le mani dalla disidratazione senza inibire l’efficacia dell’etanolo”, descrive Naos, gruppo francese che comprende Bioderma, Institut Esthederm ed Etat Pur (brand attualmente non presente in Italia).
Il trattamento “forma un film protettivo sulle mani non appena applicato, con un’azione nutriente immediata e a lunga durata: dopo 14 giorni di utilizzo si osserva una riduzione del 23% della perdita d’acqua transepidermica (Tewl) e una capacità di reintegro della barriera cutanea 2,5 volte superiore rispetto alla formula a base di glicerina”, spiega Naos che devolverà l’intero ricavato delle vendite del nuovo biocida a “fondazioni, associazioni e Ong impegnate nella prevenzione di future epidemie con progetti umanitari e obiettivi collegati al territorio”.
La filosofia di Naos – prosegue la nota – si fonda sull’ecobiologia, “un approccio scientifico che si basa sul principio per cui la pelle è un ecosistema che evolve interagendo con il suo ambiente e il cui meccanismo naturale deve essere protetto – afferma Aurélie Guyoux, direttrice della divisione Ricerca e Sviluppo del gruppo – Anziché aggredire la pelle con trattamenti eccessivi, dobbiamo educarla a vivere secondo la sua biologia naturale”.
“L’azione di Biphase Lipoalcoolique, così come quella di tutti i nostri prodotti – rimarca – consiste esattamente in questo. Gli igienizzanti per le mani comuni non aiutano la pelle a rinforzare la sua barriera naturale, al contrario tendono a indebolirla”, mentre il nuovo prodotto, “con il suo brevetto mondiale, è in grado di compensare la riduzione di lipidi indotta dall’alcol, reintegrandoli mentre elimina i microrganismi”.
Devolvendo il ricavato delle vendite ad associazioni impegnate nella lotta alle epidemie, Naos vuole “dare un contributo concreto alla salute pubblica”. L’azienda conferma inoltre l’impegno a “una comunicazione chiara e trasparente: AskNaos (https://ask-naos.it/) è una piattaforma già attiva che permette di decifrare la composizione di tutte le formule dei prodotti Bioderma ed Esthederm”. L’intenzione del gruppo è “condividere con i consumatori le sue conoscenze e dare la possibilità di scegliere i prodotti più adatti alle proprie esigenze. Ogni prodotto Naos riporterà un Qr Code sulla confezione esterna, che permetterà di essere reindirizzato direttamente alla pagina di formulazione del prodotto”.