“Oggi in terapia intensiva c’è un drastico calo delle fasce d’età più anziani, grazie ai vaccini. Infatti oltre l’85% di chi sviluppa una malattia grave e rischia di andare in rianimazione è non vaccinato o ha fatto una sola dose a breve distanza dal contagio”.
Pur essendo – per ovvi motivi – come tutti, relativamente ’rassicurati’ dalla bassa incidenza di presenze ospedaliere (ricoveri e terapie intensive), rispetto al crescente numero di contagiati dalla variante Delta, attraverso il loro presidente nazionale, Alessandro Vergallo, gli anestesisti e rianimatori ospedalieri italiani (Aaroi-Emac), confermano però che “Ci troviamo anche in Italia di fronte al piede iniziale di una quarta ondata della pandemia da Covid 19”.
Secondo il presidente Vergallo “Quest’ultima ondata sarà diversa dalle altre che abbiamo vissuto soprattutto perché abbiamo vaccinato la metà degli italiani, e di questo dobbiamo tenerne conto. Ma non sappiamo quanto la diffusione delle varianti potrà oltrepassare il fattore protettivo dato dai vaccini, i primi dati sembrano dirci che ad un aumento dei contagi non corrisponde in maniera esponenziale, come accaduto in passato, dei ricoveri in terapia intensiva”.
Max