Al Friuli Venezia Giulia, in zona gialla già da una settimana, si aggiunge l’Alto Adige. Lo spostamento verrà ufficializzato da un’ordinanza del ministero della salute in arrivo nelle prossime ore. Tutte le altre Regioni restano in bianco, ma i dati del monitoraggio della settimana Covid effettuato da Iss eMinistero della Salute evidenziano un diffuso peggioramento della situazione pandemica.
Sale infatti l’incidenza settimanale a livello nazional, che arriva a 155 per 100mila abitanti (26/11/2021-02/12/2021) rispetto a 125 per 100mila abitanti della settimana precedente. Scende però l’indice Rt, fissato a 1,20, rispetto a sette giorni fa, quando era pari a 1,23.
Sale al 7,3% la percentuale d’occupazione di posti letto in terapia intensiva, la settimana precedente era al 6,2% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 25 novembre). In salita anche il ptasso d’occupazione in area medica: nell’ultima settimana è pari al 9,1% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 02 dicembre), sette giorni fa era all’8,1% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 25 novembre).
Tra le Regioni a rischio zona gialla, nelle prossime settimane, c’è anche il Lazio. I dati parlano di un continuo aumento del tasso d’occupazione dei posti letto, tanto che ne saranno aggiunti altri 200 per calmierare i numeri. La percentuale in terapia intensiva è al 10,3%, superiore al limite di sicurezza fissato al 10%. Resiste la percentuale d’occupazione dei posti letto in area medica, al di sotto della soglia del 15%. In discesa anche l’Rt medio: l’assessore alla sanità laziale, Alessio D’Amato, ha precisato che i benefici dell’abbassamento si vedranno tra due settimane.