BREAKING NEWS

Covid, ”I contagi crescono”, Speranza: “I servizi sanitari nazionali sono un punto essenziale Ue, lì bisogna investire”

Nell’ambito del video-collegamento con il convegno promosso dalla Fondazione Italia in salute (‘L’Italia e l’Europa: il futuro dei sistemi sanitari dopo la pandemia’), il ministro Speranza ha colto l’occasione per lanciare un ‘preoccupante’ monito: “I contagi Covid crescono in Europa, ma anche in Italia. E’ vero che abbiamo i numeri migliori della stragrande maggioranza dei Paesi europei, ma dobbiamo stare con piedi per terra ed essere consapevoli che dobbiamo insistere ancora e il più possibile sugli strumenti che abbiamo per tenere la curva sotto controllo“.

Speranza: “Ogni prima dose in più abbiamo uno scudo un po’ più forte, quindi dobbiamo insistere”

Come ha ricordato il responsabile della Salute nel Paese, ”A questa mattina l’Italia è all’86,79% di vaccinati con la prima dose di anti-Covid; siamo oltre l’84% di vaccinati con due dosi e siamo a 3 milioni e 120mila persone che hanno avuto anche il richiamo. Dobbiamo accelerare e far salire ogni giorno anche il dato delle prime dosi. Ieri ci sono state 18mila prime dosi. Queste persone arrivano tardi, ma danno un contributo. Ogni prima dose in più abbiamo uno scudo un po’ più forte, quindi dobbiamo insistere. Ci sono ancora persone che dopo i dubbi si convincono“.

Speranza: “Oggi l’idea di una Unione europea della salute va nella direzione giusta”

Ormai, ha proseguito Speranza, ”La crisi del Covid ci consegna una verità, ovvero che le politiche della salute non possono essere considerate politiche nazionali, ma devono essere lette come politiche che hanno bisogno di decisioni, scelte e indirizzi che non possono che essere sovranazionali. Da questo punto di vista l’idea di una Unione europea della salute va nella direzione giusta, ma è del tutto evidente che su queste politiche servano più coordinamento europeo e più scelte a livello europeo“. Tuttavia, ha poi aggiunto, “Serve anche cedere un pezzo di sovranità, perché cederlo significa riconquistalo a livello più alto”.

Speranza: “I servizi sanitari nazionali sono un punto essenziale dei nostri Paesi e su di essi bisogna investire”

Ad esempio, ha spiegato il ministro, ”Nel secondo tempo della pandemia tutti i Paesi europei hanno capito che uniti saremmo stati più forti. Io credo che i risultati che sono sotto gli occhi di tutti, i numeri delle vaccinazioni anti-Covid in primis, segnalano che questo metodo sia stato giusto. La grande sfida, e vale anche per l’Unione europea, è come trasformare questa crisi enorme dentro cui ancora stiamo, e basta vedere i numeri di questi giorni, in una opportunità. C’è una nuova grande consapevolezza che i servizi sanitari nazionali sono un punto essenziale dei nostri Paesi e su di essi bisogna investire di più di quanto sia stato fatto fino ad ora”.

Speranza: “”Serve più coordinamento europeo sulle scelte di politiche di salute”

Dunque, ha concluso il ministro della Salute, ”Serve più coordinamento europeo sulle scelte di politiche di salute e serve farlo in maniera più efficace. Sicuramente Hera, la nuova Agenzia Ue per le emergenze sanitarie, va nella direzione giusta. Ma dobbiamo rafforzare l’Ema, l’Agenzia europea del farmaco, e dovremmo investire a livello globale sul multilateralismo a partire chiaramente dall’Oms“.
Max