(Adnkronos) – HV.1 è una nuova variante del covid, per la precisione “una delle sottovarianti di EG.5. Il problema, diciamo così, è che ha una mutazione che ricorda la Delta, ma ce l’aveva anche la sua ‘mamma’ EG.5”. Questa l’analisi di Massimo Ciccozzi, responsabile dell’Unità di Statistica medica ed Epidemiologia della facoltà di Medicina e chirurgia del Campus Bio-Medico di Roma, commentando all’Adnkronos Salute la nuova variante di Sars-Cov-2, in aumento negli Usa.
“Insomma non significa che per questo motivo torniamo indietro e che il virus, invece di attaccare le vie aeree superiori, scende di nuovo nei polmoni come all’inizio. Non ci credo, perché l’evoluzione fa sempre passi avanti e mai indietro”, aggiunge l’espperto.
“Potrebbe accadere che la variante originaria EG5 si stabilizza, come accaduto con Omicron, e crea una serie di sottovarianti, tipo questa. Una cosa è certa, però – sottolinea Ciccozzi – a livello di evasione del sistema immunitario si comporta come l’intera famiglia Omicron. L’unica che un po’ si distingue immunogeneticamente da tutte le altre è Pirola, ma HV.1 è una sottovariante di EG5, quindi non mi preoccuperei più di tanto”, chiosa. E aggiunge: “Ne vedremo ancora tantissime”.
HV.1 è la nuova mutazione di Sars-Cov-2 che si sta diffondendo negli Stati Uniti dove, secondo gli esperti, potrebbe presto diventare dominante, superando Eris (EG.5) e Fornax (FL.1.5.1). Nel tracciamento delle varianti effettuato dai Centri di controllo delle malattie (Cdc) a fine settembre, negli States HV.1 è passata in due settimane dal 7-8% al 12.9%. E continua a crescere.