L’ha giustamente definita una notizia “a sorpresa”, e che sorpresa quella lanciata dal presidente della Società italiana di virologia (Siv-Isv), Arnaldo Caruso: “Non solo la variante inglese di Sars-CoV-2 non è resistente ai vaccini, ma gli anticorpi neutralizzanti sviluppati dai vaccinati sembrano funzionare addirittura meglio sul mutante britannico che sul coronavirus originario di Wuhan”. Dunque, prende ufficialità l’esito dei test tenuto a Brescia dove, la variante Uk è stata esposta al siero di persone protette con il prodotto di Pfizer/BioNTech.
Ora, ha spiegato il presidente dei virologi, ”Sottoporremo questi risultati per la pubblicazione su una rivista scientifica”. Oltretutto, notizia che tutti aspettavamo con ansia, Caruso (che è anche ordinario di Microbiologia e microbiologia clinica all’università degli Studi bresciana e direttore del Laboratorio di Microbiologia dell’Asst Spedali Civili), ha aggiunto: “Mi preme lanciare un messaggio a tutti i cittadini che lo leggeranno: i vaccini anti-Covid funzionano, sono l’arma di prevenzione contro questa pandemia e bisogna crederci“.
In merito all’iter che ha portato a questa bellissima scoperta, spiega ancora l’esperto, ”Abbiamo condotto i nostri test su isolati virali, cioè su virus veri, e siamo fra i pochissimi a farlo a livello internazionale. Abbiamo valutato una serie di volontari, per capire se dopo la profilassi con vaccino Pfizer, avevano sviluppato anticorpi neutralizzanti. Abbiamo ‘cimentato’ i loro sieri contro il virus naturale di Wuhan, verificando che tutti quanti hanno sviluppato un’ottima risposta anticorpale con anticorpi neutralizzanti contro il coronavirus originario“.
“La sorpresa – illustra il presidente della Società italiana di virologia (Siv-Isv) – è stata che questi anticorpi hanno mostrato un potere neutralizzante ancora più alto nei confronti della variante inglese. In altre parole sono risultati ancora più potenti nel neutralizzare il mutante britannico rispetto al virus Wuhan”.
Quindi oggi non dobbiamo avere paura perché, come assicura Caruso, “non solo la variante inglese non crea problemi per quanto riguarda la resistenza ai vaccini oggi disponibili ma, addirittura, può essere riconosciuta dagli anticorpi neutralizzanti che si sviluppano a seguito di vaccinazione con più efficacia rispetto alla prima ‘versione’ di Sars-CoV-2. Una tale protezione garantisce la salvaguardia di tutti, in un futuro in cui la variante Uk sarà ovunque dominante”.
Dunque, assodato quindi che i vaccini presenti funzionano anche per contrastare il ceppo Gb, Caruso esorta tutti: “Vacciniamoci al più presto” anche perché, avverte, ”la variante inglese è destinata a diventare dominante: nel Bresciano”, tra l’altro proprio per questo dichiarata zona ‘arancione rafforzato’. Qui infatti, come ricorda l’esperto, “la prevalenza è addirittura oltre l’80%. Il dato non è omogeneo in tutta la Lombardia né in tutta Italia, ma quello che sappiamo è che in meno di 2 mesi questo mutante, di cui è stata accertata la maggiore trasmissibilità, da zero si è diffuso in questo modo“.
Max