(Adnkronos) – L’imminente allentamento delle regole anti Covid in Gran Bretagna, annunciato da Boris Johnson, è “un’affermazione politica, piuttosto che scientifica”, e “un atto di irresponsabilità”. Questa la dura critica lanciata da Tim Spector, esperto di Covid presso il King’s College di Londra, in un’intervista a ‘Times Radio’. Anche se altri Paesi stanno andando nella stessa direzione, ha detto lo scienziato, “c’è chiaramente una corsa del governo a dire che la Gran Bretagna è la prima, la prima a uscirne, la prima ad avere conquistato Omicron, il nostro programma booster è il primo del mondo, eccetera”.
Ma, ha aggiunto, “i dati ai quali si stanno affidando sono molto dibattuti dal punto di vista scientifico”, per dire che “il Regno Unito è uscito (dalla pandemia) più velocemente e meglio di chiunque altro”. I dati sui ricoveri ospedalieri e i decessi sono in calo, ha confermato Spector, ma per l’Ufficio nazionale di statistiche e secondo i dati dell’App Zoe, il progetto guidato dallo scienziato, il Regno Unito è ancora su una soglia di oltre 200mila nuovi contagi giornalieri e “siamo ancora vicini a dove eravamo il 1 gennaio e al picco di allora”. Quindi la pandemia “non è assolutamente finita” e il governo sta mandando il “messaggio sbagliato” ai cittadini.
Ieri il premier Johnson ha annunciato che tutte le restrizioni anti-Covid, compreso l’obbligo di quarantena per chi risulta positivo, verranno abolite in Inghilterra tra 2 settimane, con un mese di anticipo rispetto a quanto previsto.