- Era stato il Centro Covid Palidoro dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù ieri a dare l’allarme quando, proveniente dalla Capitale, un bimbo di origini peruviane era stato ricoverato con sintomi ‘sospetti’. Poi, dopo gli accertamenti è stata scoperta la positività al coronavirus. ‘Testato’ dai medici anche il padre che lo aveva accompagnato, è risultato ugualmente positivo.
Ben 17 i positivi tracciati nello stabile della Garbatella
A quel punto è stata allertata la Asl di competenza, in quanto la famigliola vive all’interno di uno stabile occupato della Garbatella, dove purtroppo le condizioni igienico-sanitarie non sono ‘l’ideale’ per evitare i contagi. Così, onde evitare l’insorgenza di un pericoloso focolaio, la palazzina è stata subito cinturata ed oggi, dopo uno screening, oltre ai cinque componenti della famiglia, sono state trovate positive anche altre 12 persone (compresi 2 bambini), residenti nella palazzina.
Scatta la quarantena per i residenti non contagiati
Un intervento provvidenziale anche perché, complice la sua natura ‘popolare’, quella della Garbatella è un’area ad alta intensità abitativa.
Intanto i positivi sono stati subito traslocati in strutture idonee mentre, gli altri occupati risultati negativi al tampone, dovranno ora osservare una quarantena di prevenzione.
Intanto alla Pisana 104 i positivi e 5 i decessi correlati
Nel frattempo, dalla parte opposta della città, alla Pisana, proseguono gli effetti del focolaio isolato all’interno dell’Irccs San Raffaele che, come riferito stamane da Alessio D’Amato, assessore alla Sanità e l’Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio, “raggiunge un totale di 104 casi positivi e 5 decessi correlati. Bisogna mantenere alta l’attenzione – ha quindi rimarcato D’Amato – oggi senza i cluster avremmo registrato solamente 2 nuovi casi ed è positiva la stabilizzazione nelle province che registrano zero casi e zero decessi con Viterbo che non ha nuovi casi da circa 15 giorni”.
D’Amato: “L’indagine ci ha riportati fino al primo maggio”
“L’indagine epidemiologica sul cluster San Raffaele Pisana – ha quindi spiegato ancora l’assessore della Pisana – viene eseguita a ritroso a partire dal primo di maggio e la Asl Roma 3 sta chiamando i pazienti dimessi dalla struttura presso i drive-in (aperti anche domani) per effettuare i test sierologici. Oltre al numero verde 800.118.800 la Asl Roma 3 ha messo a disposizione il numero 333.6106975 per i pazienti dimessi dal primo di maggio e loro contatti stretti per avere tutte le informazioni necessarie“.
D’Amato: “Focolaio sotto controllo, sta scemando”
Ad ogni modo, ha rassicurato D’Amato, ”Il focolaio è sotto controllo e sembra rallentare e sono in corso le operazioni per trasferire 64 pazienti dai reparti di medicina e riabilitazione cardiologica e respiratoria presso strutture ospedaliere. Oggi registriamo un dato di 16 casi positivi (ai quali si aggiungono 9 recuperi di notifiche) di cui 5 riferibili al focolaio del San Raffaele Pisana di Roma e di questi due sono tecnici del centro Rai di Saxa Rubra che sono contatti dei contatti del caso indice (un paziente del San Raffaele Pisana). A Saxa Rubra è in corso l’indagine epidemiologica e i tamponi”.
Certo è inquietante dover commentare in questo momento di ‘pseudo calma’ a livello nazionale, un focolaio di tali dimensione proprio a Roma, dove anche nei ‘giorni peggiori’ dell’epidemia, i casi sono stati veramente pochi…
Max