“La mascherina non è tanto diversa dal casco, ci ha dato un contributo prezioso”. Il professor Massimo Galli, responsabile di malattie infettive del Sacco di Milano, si esprime così a Cartabianca. Dal 28 giugno, scompare l’obbligo di indossare sempre la mascherina all’aperto. “Quello che è stato deciso dal governo è sensato, ma il segnale che ne sta derivando per gli italiani è insensato. Cos’è la mascherina? Uno strumento di protezione, non un feticcio o un bavaglio. La mascherina non è tanto diversa dal casco, ci ha dato un contributo prezioso. Anche grazie alla mascherina abbiamo passato una stagione senza influenza e senza raffreddore: l’aggeggio funziona e funziona parecchio. Sono d’accordo con il Cts, che dice di portare con sé la mascherina e di usarla in condizioni di assembramento”, dice Galli.
Il professore auspica che il governo Draghi possa proseguire nella sua opera di contrasto all’emergenza covid. “Dobbiamo sperare che la situazione tenga e che tengano anche il governo e il premier. Per quanto mi riguarda questo è un auspicio anche se qualche frecciata gliela lancio, perché credo che sulla questione Covid temo abbia avuto qualche eccessivo condizionamento. Poi ha saputo recuperare, diciamo così. Condizionato da chi? Da chi dimentica le esigenze fondamentali della gente e della nazione per 4 voti in più”, dice.
Come sarà l’estate? “Dal punto di vista dei rischi, con buona pace della variante delta, dovremmo essere messi meglio rispetto all’anno scorso. Abbiamo lo zoccolo duro delle vaccinazioni e questo fa ben sperare anche per settembre. Mi auguro un’estate che non sia un rimescolamento di carte senza regole. Vogliono riaprire le discoteche? Bene, lo facciano con regole ben precise e si può fare. Mi auguro di poter dire che non avremo un autunno come quello precedente. Non era difficile prevedere un autunno come quello dell’anno scorso”.