Almeno per quel che riguarda l’Italia, una volta tanto una notizia positiva, stando infatti all’ultimo rilevamento effettuato dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), in merito all’andamento della curva epidemiologica nei paesi Ue, il nostro Paese risulta trovarsi all’ultimo posto con un livello di “scarsa preoccupazione”.
Diversamente, è invece risultato essere “molto alto” (con un rapporto di 8,3 su 10), il livello complessivo dell’area Europea
Nello specifico, quello reso pubblico dall’Ecdc, è il monitoraggio corrispondente alla settimana 48 (terminata domenica 5 dicembre), che come sempre contiene le previsioni relative ai 14 giorni successivi. Dunque, se riferiamo alla settimana 49, s’intenderà quella che terminerà il 12 dicembre, e così via.
L’Ecd: “Tasso di mortalità in lento aumento, ma si prevede una stabilizzazione della situazione ospedaliera”
Dunque entrando nel merito della settimana 48, spiega il monitoraggio, è stato rilevato un tasso di mortalità “in lento aumento”. Quindi, di qui alla Settimana 50 (he terminerà il 19 dicembre), ci si aspetta un costante aumento sia contagi che dei decessi mentre, per quel che riguarda i ricoveri ospedalieri e le terapie intensive, dovremmo andare incontro ad una ‘stabilizzazione’.
L’Ecdc: l’incidenza dei contagi nell’area Ue ora è di 748,6 contagiati ogni /100mila abitanti
Una lettura dei dati a livello regionale, che vede tutti sulla stessa barca, con una preoccupazione “alta o molto alta, in particolare nelle zone occidentali e settentrionali di Ue/See, in gran parte determinata dall’elevata trasmissibilità della variante Delta che ha limitato la riduzione della trasmissione virale “ottenuta con la vaccinazione“.
L’Ecdc: ecco la ‘classifica’ dei paesi Ue in ordine di ‘gravità’: l’italia è fortunatamente l’ultima
Entrando nello specifico della classifica relativa a questa settimana 48, il rapporto Ecdc spiega che ci si trova in una situazione “estremamente preoccupante” nella Repubblica Ceca, Francia, Germania, Liechtenstein, Lussemburgo, Paesi Bassi, Norvegia e Polonia; di “forte preoccupazione” per Belgio, Bulgaria, Croazia, Cipro, Danimarca, Finlandia, Grecia, Ungheria, Irlanda, Portogallo e Slovacchia; di “moderata preoccupazione” in Austria, Estonia, Islanda, Lettonia, Lituania, Malta, Romania, Slovenia, Spagna e Svezia e come dicevamo, di “scarsa preoccupazione” in un solo paese, cioè l’Italia.
Max