“Alla luce delle indagini in corso sull’origine del Covid e dopo consultazioni con i nostri esperti di salute pubblica, non rimuoveremo più dalle nostre piattaforme le affermazioni che il Covid è stato generato” in laboratorio. Così un portavoce di Facebook ha spiegato al sito ‘The Hill’ la decisione del social media di interrompere la misura che vietava la pubblicazione di post in cui si speculava sull’origine della pandemia, compresa quella che sia stata provocata da un incidente in laboratorio.
“Stiamo continuando a lavorare con gli esperti per mantenerci al passo con la natura in evoluzione della pandemia e aggiornare regolarmente le nostre politiche man mano che emergono nuovi fatti e tendenze” ha aggiunto il portavoce di Facebook che, lo scorso dicembre, ha annunciato che avrebbe presi di mira i post contenenti disinformazioni riguardo al Covid.
La decisione di Facebook arriva dopo che il presidente Joe Biden ha annunciato di aver chiesto all’intelligence di “raddoppiare gli sforzi” per arrivare entro 90 giorni ad una “conclusione definitiva” riguardo all’origine del virus. Il Senato, la notte scorsa, ha poi approvato una legge che impone all’intelligence di declassificare, sempre entro 90 giorni, tutte le informazioni relative all’origine del virus, in particolare sul ruolo della Cina.