Covid Europa, quarta ondata si espande: lockdown e misure

La quarta ondata Covid si espande in Europa. Quasi 2 milioni di contagi Covid segnalati la scorsa settimana e oggi il quadro epidemiologico continua a peggiorare: la situazione è considerata “molto preoccupante” in 10 Paesi. Così tra restrizioni, nuovi lockdown e misure per i non vaccinati, i governi cercano di contenere il dilagare delle nuove infezioni. 

Secondo il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) la situazione peggiore è in Belgio, Polonia, Paesi Bassi, Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Estonia, Grecia, Ungheria e Slovenia. Gli Stati dove va meglio sono Italia, Malta Spagna e Svezia. Intanto l’Oms segnala “quasi 2 milioni di contagi Covid la scorsa settimana, il massimo in una singola settimana dall’inizio della pandemia” e avverte: “I vaccini non sostituiscono la necessità di altre precauzioni”. 

GERMANIA, ROBERT KOCH INSTITUTE CHIEDE PIÙ RESTRIZIONI 

Contro la quarta ondata di contagi covid, in Germania servono nuove restrizioni, restrizioni ampie alla vita pubblica per cercare di contenere la diffusione del coronavirus. E’ l’appello ”urgente” che arriva dal Robert Koch Institute (Rki), l’istituto incaricato di monitorare l’andamento della pandemia in Germania, dopo aver registrato un record di incidenza del Covid-19 su 236,7 persone ogni 100mila. L’istituto sanitario chiede che vengano ”cancellati o vietati i grandi eventi dove possibile”. E che ”siano ridotti tutti gli altri contatti non essenziali”. Da oggi, in Germania verranno reintrodotti i test Covid-19 gratuiti. 

In Germania sono più di 4,9 milioni i casi di coronavirus confermati dallo scoppio della crisi sanitaria. Nelle ultime 24 ore sono 48.640 i contagi confermati, mentre sono 191 le persone che hanno perso la vita per complicanze. 

Chiunque si rechi in Germania dall’Austria verrà considerato, da domani, ”ad alto rischio” coronavirus, ha dichiarato il ministro della Salute tedesco Jens Spahn nel corso di una conferenza stampa. Chi non ha completato l’iter vaccinale contro il Covid-19 o chi non è guarito dalla malattia, inoltre, dovrà rispettare una quarantena di 14 giorni. 

LOCKDOWN PER NON VACCINATI, AUSTRIA DECIDE 

Lockdown per i non vaccinati, l’Austria decide. Il governo di Vienna deciderà domani sulla possibilità di imporre un lockdown nazionale a partire da lunedì per chi non si è vaccinato contro il covid, circa il 35% della popolazione. “Non vi deve essere nessuna solidarietà con i non vaccinati”, ha detto il cancelliere, Alexander Schallenberg. Intanto il ministro della Salute Wolfgang Mueckstein ha confermato che domenica sarà sul tavolo anche la proposta dell’obbligo di vaccinazione per chi lavora nel settore sanitario.  

Domenica il governo federale si riunirà sia con i governatori statali che con il comitato del Consiglio nazionale, riferisce l’emittente pubblica Orf. Il cancelliere ha insistito sulla necessità di provvedimenti a livello nazionale, respingendo l’ipotesi di una chiusura “generale” per tutta la popolazione. Mueckstein dà intanto per certo il confinamento dei non vaccinati nelle regioni dell’Alta Austria e a Salisburgo, dove si sta verificando il maggior numero di contagi. 

Paese di quasi nove milioni di abitanti, l’Austria sta affrontando una nuova ondata di contagi che da alcuni giorni si situa attorno ai 10mila ogni 24 ore. I decessi sono giornalieri sono sulla ventina, un dato che non si vedeva da maggio. Dall’inizio della pandemia, l’Austria ha registrato 923.000 contagi e 11.600 decessi per il covid-19 

IN DANIMARCA TORNA IL GREEN PASS PER BAR, RISTORANTI E DISCOTECHE 

Due mesi dopo aver sollevato tutte le restrizioni, la Danimarca torna a imporre il green pass per frenare i contagi di covid-19. A partire da oggi il passaporto verde sarà nuovamente necessario per entrare in bar, ristoranti e discoteche, ma anche per partecipare a grandi eventi. Il green pass serve a provare che il possessore sia vaccinato, guarito dal covid o risultato negativo ad un test recente. Ne sono esentati solo i residenti sotto i 15 anni.  

Il governo danese aveva sollevato tutte le restrizioni contro il covid, compreso l’obbligo di mascherina, il 10 settembre, confidando sull’alto tasso di vaccinazione e la bassa circolazione del virus. Ma a metà ottobre i casi hanno ripreso a risalire e negli ultimi giorni il bollettino giornaliero ha superato il record di contagi dell’anno scorso. L’annuncio del ritorno al green pass ha intanto fatto salire il numero dei nuovi vaccinati.  

GB, OLTRE 40MILA CONTAGI. JOHNSON: “URGENTE FARE I RICHIAMI”  

Sono 40.375 i nuovi contagi e 145 morti per il covid-19 nelle ultime 24 ore in Gran Bretagna. Rispetto ad una settimana fa, i casi giornalieri sono diminuiti del 6,5% e i decessi dell’8,9%, riporta il Guardian.  

“Vedo le nuvole di tempesta raccogliersi su alcune parti dell’Europa continentale, e devo essere assolutamente franco, siamo già stati a questo punto e ci ricordiamo quello che succede quando inizia un’ondata”, ha detto Boris Johnson, secondo il quale nel Regno Unito, nonostante gli alti numeri di contagi, si è “costruita un’enorme quantità di protezione grazie ai vaccini e alla straordinaria disponibilità della gente ad immunizzarsi”.  

Il premier britannico quindi ha sottolineato che “oggi è quanto mai urgente fare il richiamo”. “Se potete, fatelo, il livello di protezione è straordinario, quindi se siete over 50, fatevi avanti per farlo”, ha detto Johnson esprimendo preoccupazione per quella che “senza dubbio è un’ondata” di contagi in Europa continentale. “Se non lo facciamo abbastanza velocemente, possiamo vedere i potenziali rischi da ciò che sta accadendo in altre parti d’Europa”, ha spiegato.  

IN OLANDA LOCKDOWN PARZIALE 

L’Olanda reintroduce un lockdown parziale, primo Paese europeo a farlo in risposta alla quarta ondata Covid. Questa sera il premier Mark Rutte annuncerà le nuove misure restrittive che entreranno in vigore da domani e saranno estese almeno tre settimane. Fra queste la chiusura di bar, ristoranti e negozi non essenziali dalle sette di sera, ha anticipato l’emittente Nos. Nelle abitazioni private potranno incontrarsi quattro persone al massimo e tutti gli eventi sportivi si terranno a porte chiuse. Il lavoro in remoto sarà fortemente incoraggiato. Scuole, teatri e cinema rimarranno aperti.  

REPUBBLICA CECA, OLTRE 10MILA NUOVI CONTAGI 

Nella Repubblica Ceca sono stati diagnosticati 10.395 nuovi contagi da coronavirus nelle ultime 24 ore. Si tratta della terza volta questa settimana che vengono registrati più di diecimila contagi nel Paese. Lo ha reso noto il ministero della Salute di Praga, Il numero dei pazienti ricoverati con la malattia è invece leggermente diminuito a 3.557, con 542 in condizioni gravi. 

SVIZZERA, INCIDENZA 408 CASI SU 100MILA ABITANTI  

Sono tornati a salire in Svizzera i nuovi casi segnalati di coronavirus, dopo il lieve calo segnalato ieri: nelle ultime 24 ore si sono registrate 3.922 nuove infezioni. Sette i nuovi decessi e 68 le persone ricoverate in ospedale. Il numero totale di infezioni nelle ultime due settimane è 35.558. Negli ultimi 14 giorni, l’incidenza si attesta su 408,27 contagi ogni 100mila abitanti. Ieri l’Ufficio federale della sanità pubblica (Ufsp) aveva annunciato 3.886 casi, mercoledì 4150 e martedì 2986. I test positivi comunicati una settimana fa, venerdì 5 novembre, erano 2848. Quanto ai decessi, ieri ne erano stati annunciati 6, una settimana fa nessuno. I nuovi ricoveri erano ieri 31, venerdì 5 novembre 34. In Svizzera è in corso una settimana di informazione e mobilitazione per aumentare il numero dei vaccinati. Al momento il 64,70% della popolazione ha ricevuto due dosi.  

ISLANDA INASPRISCE MISURE ANTI CONTAGIO 

L’Islanda inasprisce ulteriormente le misure anticovid, di fronte alla crescita dei contagi. A partire da domani, il tetto massimo di partecipanti per eventi e riunioni scende da 500 a 50, a meno che tutti i presenti non esibiscano un test negativo. Ristoranti e pub dovranno chiudere alle 22, invece che alle 23. Le nuove regole, in vigore almeno fino all’otto dicembre, arrivano pochi giorni dopo che il governo aveva nuovamente imposto l’obbligo di mascherine nei luoghi dove non è possibile mantenere la distanza sociale.  

Il bollettino di ieri riportava 176 nuovi contagi, dopo che il giorno prima si era arrivati a 200, terzo giorno consecutivo di dati record. L’incidenza su 14 giorni sfiora i 470 casi per 100mila abitanti. Il piccolo paese nordico ha un’alta percentuale di vaccinati: 279.541 persone, pari all’89% dei maggiori di 12 anni, ha ricevuto due dosi. La ministra della Sanità, Svandis Svavarsdottir, sta puntando ora sulla terza dose e conta di somministrare il richiamo a 160mila persone entro la fine dell’anno, riferisce il sito Reykjavik grapevine. 

NORVEGIA, IL GOVERNO ANNUNCIA IL RIPRISTINO DELLE RESTRIZIONI 

La Norvegia reintrodurrà le restrizioni necessarie a contenere il diffondersi delle infezioni da Coronavirus, a fronte di un forte aumento dei casi di contagio. Tra le misure previste, la possibilità per i comuni di ricorrere al Green Pass. Ad annunciarlo è stato il governo di Oslo. Le misure restrittive erano state revocate a fine settembre. Le autorità proporranno inoltre una terza dose di vaccino per tutti coloro che hanno più di 18 anni. A renderlo noto è stato il premier Jonas Gahr Store durante una conferenza stampa in cui ha escluso l’adozione di misure drastiche.  

LETTONIA, STOP INGRESSO IN PARLAMENTO PER DEPUTATI NON VACCINATI  

I deputati non vaccinati in Lettonia non potranno partecipare ai lavori del Parlamento. Secondo quanto stabilito dalla Camera lettone, i parlamentari così come i rappresentanti delle amministrazioni comunali dovranno presentare il green pass a partire dal 15 novembre. La misura, valida fino al primo luglio, si applicherà sia agli incontri in presenza che a quelli virtuali. Prevede inoltre la sospensione delle indennità per i parlamentari che non possono lavorare. Secondo la radio di Stato lettone, sono nove su 100 i deputati al momento sprovvisti di green pass.