(Adnkronos) – Le regole per il rientro a scuola, con l’allentamento delle misure anti Covid, “permetteranno sicuramente un inizio felice delle lezioni: senza mascherine, ritrovando i compagni in presenza e i compagni di banco che il distanziamento non permetteva più di avere. Ma le mascherine torneranno, insieme ai raffreddori che, come sempre, saranno ‘un’epidemia’ dopo una decina di giorni dall’avvio dell’anno scolastico”. Lo spiega all’Adnkronos Salute il pediatra Italo Farnetani, professore dell’università Ludes-United Campus of Malta. Le indicazioni ministeriali prevedono, infatti, che in caso di sintomi lievi si può andare a scuola ma è necessario usare la Ffp2.
“Settembre – continua Farnetani – è da sempre il mese in cui si verificano meno infezioni respiratorie durante l’anno. Ma una decina di giorni dopo l’avvio della scuola, con il contatto di milioni di persone in spazi chiusi, si verifica un aumento elevato di casi di raffreddori e varie patologie infettive respiratorie. Questa è la normalità. Prevedo, quindi, che sarà breve il periodo in cui gli studenti delle varie età staranno senza mascherina. Il vantaggio sarà che una volta indossata, e se manteniamo come ‘buona eredità del Covid’ il lavaggio delle mani – veicolo principale di infezioni – i contagi selle diverse malattie infettive, Sars-Cov-2 compreso, si ridurranno di nuovo”. Fondamentale, poi, “sarà aprire le finestre spesso nelle classi per arieggiare e migliorare la qualità dell’aria che i ragazzi respirano”.
In ogni caso, il ritorno in presenza e l’avvio di una nuova normalità “è determinante per la salute psicofisica di bambini e ragazzi. In pandemia le malattie più diffuse per loro sono stati i disturbi psicologici legati all’isolamento, alla mancanza di attività sportive, di contatto. Dal punto di vista psicologico le nuove regole per la scuola, con il recupero della vicinanza, della presenza dei compagni di banco, sono apprezzatissime”, conclude il pediatra.