NOTIZIE LOCALI

Covid e burocrazia, problemi per le aziende ceramiche della Tuscia

Che la pandemia da covid, in tutte le sue sfumature, generasse gravi emergenze lavorative e economiche oltre che squisitamente sanitarie, è evidente da tempo. Non c’è nazione, regione, paese che non abbia pagato dazio, tra restrizioni, quarantene e l’onda lunga di una crisi durissima.

L’area di Viterbo non ne è certo immune: è notizia recente delle difficoltà nel distretto ceramico di Civita Castellana, laddove le aziende faticano, tra le altre cose, a fronteggiare le continue carenze del personale a causa di contagi e quarantene. Assenza del circa il 20% del totale e tra il 10 e il 12% degli operai del comprensorio a casa tra positivi, isolamenti precauzionali e contagi in famiglia.

La scelta di lasciare a casa un lavoratore asintomatico, spetta al medico di base, ed è insindacabile, e gli medici della Tuscia hanno diffuso i mostruosi numeri pari al 70% del loro lavoro ridotto all’emissione di certificati di avvio, revoca o fine di quarantene: eppure c’è chi punta sul nuovo protocollo della sorveglianza attiva per i soggetti vaccinati che, pur a contatto con un positivo, sono asintomatici. Potrebbero uscire e lavorare con mascherina Ffp2.

Ciò snellirebbe il peso della burocrazia da pandemia e ridurrebbe la carenza di personale, dando stimolo alla macchina operativa specie del settore ceramico della Tuscia: i medici si difendono asserendo di applicare solo le disposizioni della Asl e della Regione Lazio. Le differenze tra tra vaccinati con dose booster o con due dosi, tra sintomatici e asintomatici certo porta al districarsi tra l’interpretazione del caso per caso, tra il peso delle cariche virali, della latenza del virus, della effettiva convivenza con un positivo e della diversità delle varianti.

Omicron, comparata spesso a ordinarie influenze, ad esempio, ha dimostrato spesso evoluzioni gravi, specie tra non vaccinati. E se per gli isolamenti i medici valutano i dati, i lavoratori non hanno come approfittarne: l’Inps non ha rinnovato la copertura economica delle quarantene per non positivi; perciò chi resta a casa o perde la paga giornaliera o scala i giorni di ferie.