Nei primi mesi dell’avvento della pandemia da coronavirus, finimmo per diventare la ‘Cenerentola d’Europa’, per certi versi anche da tenere a distanza, tale era la mole di contagi che ci attanagliava. Poi, il serpentone dei camion militari di Bergamo diede il colpo di grazia ad un Paese per tutti irrimediabilmente condannato alla rovina – economica – totale.
Ma in breve tempo il coronavirus mostrò con forza il suo ‘equilibrio’, andando poi a fare scempio anche degli altri paesi europei. Nel frattempo però, grazie ad un durissimo lockdown, l’Italia ne uscì alla grande, arrivando ad essere un esempio persino per gli Stati Uniti.
Fino alla scorsa estate quando, complici le ‘notti brave della movida giovanile’, il virus ha ripreso velocemente a frequentare le nostre case. Ed ora?
Ora, come vedremo, siamo tornati, al pari di molti altri paesi Ue, a rappresentare un luogo ‘fortemente a rischio’.
Germania: quarantena obbligatoria per chi proviene da queste 11 regioni italiane
Basti a guardare alla vicina Germania dove, l’Istituto Robert Koch (l’equivalente al nostro Istituto superiore di sanità), ha inserito tra i paesi ad “altissimo rischio” coronavirus, molte regioni italiane.
Così da sabato prossimo, avverte il ministero degli esteri tedesco, oltre che da Svizzera, Austria, Spagna e Polonia, anche per chi proviene dalla provincia autonoma di Bolzano – Alto Adige, dalla Valle d’Aosta, dal Veneto, dal Friuli Venezia Giulia, dalla Lombardia, dal Piemonte, dall’Emilia Romagna, Umbria, Toscana, Lazio, Abruzzo e Sardegna, dovrà obbligatoriamente rispettare la quarantena o, in alternativa, mostrare un recente test molecolare per il coronavirus che abbia un esito negativo.
Max