“In Italia e in Europa siamo di fronte a una sorta di movimento neomedievale, stiamo tornando alla stregoneria”. Ad affermarlo il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, intervenuto all’inaugurazione di Futuro Remoto a Città della Scienza. “Mai come oggi è necessario riprendere il valore della cultura scientifica, e cultura scientifica significa poter sperimentare le cose – sottolinea – Mi capita di trovare gente che non parla la nostra lingua, gente che ti risponde ‘io dico no’, e alla domanda sul perché dice no, risponde ‘dico no perché voglio dire no e basta’. Questo atteggiamento non è tollerabile, e non è tollerabile confondere questo atteggiamento con la difesa del principio di libertà”.
“La libertà è una cosa seria – ha aggiunto – De Luca – se noi intendiamo la democrazia come la libertà di dire ognuno quello che gli passa per la testa, non abbiamo capito nulla. La libertà come concetto senza limiti non esiste. Ogni libertà ha un limite, il limite definisce la libertà. La libertà senza limiti è il nulla. Noi dobbiamo riprendere il valore della cultura scientifica oggi più che mai, perché oggi alla ripresa di un atteggiamento scientifico è legata la vita delle persone”.
Solo “se avremo la collaborazione dei cittadini usciremo dal Covid e difenderemo l’economia, altrimenti andremo verso le chiusure”, ha detto poi De Luca che , alla domanda se sarà un Natale senza restrizioni, ha risposto: “Dipende dal senso di responsabilità dei cittadini, dall’uso della mascherina. Vedo qui ancora tanti ragazzi che la usano come ciondolo. La mascherina va indossata davanti alla bocca e al naso. E dipende anche dal completamento della campagna di vaccinazione. Ce la stiamo mettendo tutta. Se avremo la collaborazione dei cittadini usciremo dal Covid e difendiamo l’economia. Altrimenti andremo verso le chiusure”.
Quindi “cosa si prospetta per Natale? Dipende da cosa faranno i cittadini, se avremo senso di responsabilità e se avremo un Governo che non dorme in piedi, come continua ad essere il Governo italiano che arriva sempre con due mesi di ritardo. Per quale motivo si deve ancora approvare l’obbligo della terza dose almeno per il personale sanitario?”. “Siamo oramai a dicembre – ha aggiunto De Luca – il personale sanitario ha fatto la seconda dose tra gennaio e febbraio, è una cosa incredibile. Stiamo ancora a decidere se l’altra somministrazione vada fatta a 5 mesi o a 6 mesi? Continuiamo ad avere modalità operative da ordinaria amministrazione. Quello che sarà, dipenderà dal tempo di decisione del Governo che non ha decisioni rapide”.
Poi l’invito ai giovani “a vaccinarvi tutti quanti. Non fate i pinguini. vaccinatevi, tutti. E usate la mascherina, per voi”. “Questi due anni – ha aggiunto De Luca – lasceranno delle tracce nell’anima di ognuno di noi, soprattutto dei più giovani. Non passeranno indifferentemente, soprattutto per i più piccoli, due anni di mancanza di relazioni sociali, relazioni umane. Per i bambini più piccoli non poter abbracciare una madre, un padre, un nonno, non poter vivere con i propri compagni di scuola, è qualcosa che lascerà traccia”.