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Covid, dal primo settembre esteso l’obbligo di Green pass: cosa cambia

Dal primo settembre si cambia: il Green pass sarà necessario anche per viaggiare su treni e autobus a lunga percorrenza, e su aerei e navi. E non solo: sarà indispensabile anche per insegnare a scuola e per entrare all’università. Così viene esteso l’obbligo della certificazione verde, non solo per mangiare e bere al chiuso in bar e ristoranti o per andare a cinema o teatro.

Così il Green pass che, ricordiamo, è ottenibile dopo la prima dose di vaccino, essere guariti dal Covid o aver effettuato un tampone negativo negli ultimi tre giorni, sarà necessario per viaggiare in treno (ad alta velocità) o in auto tra una regione e l’altra. Per il trasporto locale, che comprende metropolitane, tranvie, bus urbani e regionali al momento, invece, non valgono le nuove regole introdotte dal decreto, e quindi l’obbligo di Green pass.

Per i treni l’obbligo della certificazione verde vale per Intercity, Intercity Notte e Alta Velocita e non riguarda quindi i treni regionali, anche se attraversano più regioni. Stesso discorso per gli autobus. Scatta l’obbligo di Green pass per quelli che svolgono un servizio che collega più regioni, e non per i bus che viaggiano in città.

Sarà obbligatorio il Green pass per tutti i voli nazionali e per navi e traghetti che effettuano trasporto interregionale. Per quanto riguarda la scuola la certificazione verde sarà indispensabile per gli insegnanti. I presidi, intanto, aspettano ancora direttive sul metodo di controllo da oarte del Ministero. A pochi giorni dal rientro in classe – il primo del mese scattano i corsi di recupero – c’è ancora incertezza.