L’Inghilterra rischia 50.000 morti all’anno per covid. E’ lo scenario che delinea il professor Andrea Crisanti alla luce dei dati delle ultime settimane. “In Inghilterra ci sono 50-60.000 casi al giorno e forse sono anche sottostimati. L’Inghilterra ha raggiunto una sorta di equilibrio tra la protezione indotta dal vaccino e la capacità del virus di trasmettersi in assenza di qualsiasi misura di precauzione. Stanno pagando un prezzo altissimo con 160-180 morti al giorno, un’enormità. Significa 50.000 morti all’anno”, dice Crisanti a Piazzapulita.
“In totale l’Inghilterra ha circa 600.000 decessi all’anno: il 10% sarebbero provocati da una malattia trasmissibile e potenzialmente prevenibile, mi sembra tanto. Non credo che questo possa essere sostenuto a lungo termine. In Italia 50.000 morti all’anno per una malattia trasmissibile ci riportano indietro ad una situazione di 100 anni fa”, aggiunge.
“In Italia la maggior parte della popolazione si è vaccinata tra aprile e luglio, siamo protetti perché rientriamo in una finestra di 6-7 mesi dalla vaccinazione. I dati dicono che la protezione contro l’infezione dopo 6 mesi cala dal 90% al 45% e quella contro le complicazioni cala dal 95% al 65%: su questo non ci piove. Se vogliamo abbattere la trasmissione, dobbiamo fare la terza dose a tutta la popolazione, si tratta di stabilire un obiettivo”, afferma ancora.