Il Covid non è scomparso, ce lo ricordano gli esperti mentre la Russia spaventa il mondo e catalizza tutta l’attenzione mediatica. I casi scendono, anche se non in tutta Italia, e le restrizioni vanno via via affievolendosi. Ma abbassare troppo la guardia sarebbe un errore. Lo ha detto Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, ai microfoni di Radio Cusano Campus.
“Con i dati della pandemia in netto miglioramento e la drammatica situazione in Ucraina che ha catalizzato l’attenzione pubblica, si rischia un grave calo di attenzione nei confronti del Covid, che è un problema tutt’altro che risolto”, ha detto Cartabellotta, precisando che “il virus continua a circolare in maniera molto elevata nel nostro Paese: nell’ultima settimana in alcune regioni non solo si è arrestata la diminuzione del numero dei nuovi casi, ma in qualche regione si vede qualche lieve aumento”.
Il presidente di Gimbe ha analizzato il differente andamento della pandemia in Italia: “In questa fase infatti – il dato nazionale è influenzato al ribasso dalle principali regioni del Nord, come la Lombardia con i suoi 10 milioni di abitanti, dove la situazione è particolarmente favorevole”.
Conclude Nino Cartabellotta: “Questo ovviamente trascina verso il basso il dato nazionale mentre – conclude – in diverse regioni del Centro-Sud come Abruzzo, Molise, Calabria, Puglia e Sicilia si sta già verificando un’inversione di tendenza”.