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Covid, Capobianchi: ” Usciremo dallo stato di emergenza, ma con i virus non si scende a patti”

Che ne sarà della pandemia in (un prossimo) futuro? Si interrogano gli scienziati di tutto il mondo. La linea comune è che la variante Omicron sia il segno di un inevitabile declino del virus. Ma le varianti rimangono un monito da non sottovalutare. Dello stesso avviso è anche Maria Capobianchi, virologa dell’istituto Lazzaro Spallanzani di Roma.

“La pandemia Covid finirà e usciremo – spero il prima possibile – dallo stato di emergenza – dice in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera. – Ma la fine non sarà stabilita da un trattato. Con i virus non si scende a patti”. Quindi “prepariamoci a un altro mesetto di contagi a frequenza elevata. Poi si spera sia l’ultima ondata e che lentamente l’infezione si spegnerà”.

Capobianchi risponde alle affermazioni di Hans Kluge, direttore regionale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) per l’Europa: “Ha affermato che la pandemia finirà. Ma la circolazione del virus continuerà a livelli molto inferiori. Dopo aver raggiunto i 4 milioni di contagiati al giorno, ora l’impennata di casi sembra meno impetuosa. Guardando un po’ più avanti nel tempo, stiamo andando verso una fase endemica”.

“Prevediamo – dice ancora Capobianchi – che accada come ad altri coronavirus dell’uomo, responsabili di raffreddore e febbri lievi. Non sappiamo in quale epoca storica siano arrivati ma tutto fa pensare che al loro ingresso abbiano avuto una storia simile a quella del Sars-CoV-2. Di fronte a virus nuovi è plausibile che la specie umana sia stata tutta contagiata fino a sviluppare una protezione immunitaria. Oggi abbiamo potuto accelerare questo processo con i vaccini”.