Inizia finalmente a migliorare la situazione epidemiologica nel Paese, con il ripetuto calo di ricoveri nei ospedali, anche per quel che riguarda i casi gravi.
Intanto, nelle ultime 24 ore sono stati eseguiti altri 327.704 ‘tamponi misti’ (cioè antigenici e molecolari calcolati insieme), che hanno portato alla luce altri 15.943 nuovi contagi, che hanno a loro volta determinato un indice di positività pari al 4,86%.
Inoltre, informa ancora il bollettino quotidiano del ministero della Salute, attualmente in Italia vi sono 506.738 positivi (non necessariamente tutti ‘malati’), dunque 3.285 in meno rispetto a ieri.
Anche oggi sull’intero territorio, la regione che risulta essere maggiormente colpita è la Lombardia: 2.431 nuovi nuovi casi. Seguono poi la Campania (1.994), la Puglia (1.537), il Lazio (1.474), la Sicilia (1.370), l’Emilia Romagna (1.275), la Toscana (1.239), ed il Piemonte (1.200).
L’unica nota drammatica in tutto ciò è il numero dei decessi, ancora maledettamente alto: altri 429 in 24 ore. Un numero spropositato che, dall’inizio dell’emergenza ha visto ‘cadere’ qualcosa come ben 116.366 italiani…
Finalmente, dopo settimane di emergenza, nelle terapie intensive la situazione va migliorando. La media nazionale rivela infatti che a fronte degli ancora 3.366 malati, da ieri altre 51 persone sono state dimesse.
Stessa situazione anche per quel che riguarda quanti ricoverati con sintomi – attualmente 24.743 – con 844 presenze in meno nelle ultime 24 ore.
Sebbene sembrino tanti quanti obbligati all’isolamento domiciliare (478.629), c’è da dire che non tutti sono positivi, ma persone ‘sane’ in osservazione, e che continuano a diminuire, come dimostrano gli altri 2.390 in meno da ieri.
Sempre alla grande come dicevamo il ’trend’ dei guariti, con altri 18.779 in più da ieri.
Poco fa si è conclusa la quotidiana videoconferenza della task-force regionale, che vede a confronto i direttori generali delle varie Asl e aziende ospedaliere capitoline e provinciali, i policlinici universitari, e l’ospedale Pediatrico Bambino Gesù.
Un ‘raffronto’ che, come ha poi illustrato l’assessore alla Sanità e Integrazione sociosanitaria della Regione Lazio, Alessio D’Amato, ha rivelato dati tutto sommato buoni sotto il profilo ospedaliero, anche se, come vedremo, purtroppo ancora deludente sotto l’aspetto preventivo da parte della popolazione.
“Oggi nella regione – ha spiegato D’Amato – su oltre 17mila tamponi (+1.232) e oltre 20mila antigenici per un totale di oltre 37mila test, si registrano 1.474 casi positivi (+144 da ieri), 39 decessi (-7) e +1.053 guariti. Il rapporto tra positivi e tamponi è all’8%, ma se consideriamo anche gli antigenici la percentuale è al 3%”.
Quindi, a testimonianza che, come dicevamo, evidentemente i cittadini, specie nella Capitale, hanno deprecabilmente ‘allentato la morsa’, i contagi non sono affatto diminuiti anzi, come ha riferito lo stesso assessore, “I casi a Roma città sono a quota 700“.
Nel quadro complessivo della regione, attualmente sono 50.013 i positivi al coronavirus, 2.859 quanti ricoverati negli ospedali (382 dei quali nelle terapie intensive), e 47.772 i ‘sospetti’ posti in isolamento domiciliare. Infine, dall’inizio dell’epidemia, su 307.973 casi esaminati, il Lazio ha censito 7.240 decessi e 249.720 guariti.
Max