Per Matteo Bassetti “ormai siamo diventati il paese dei tamponi o ancor meglio ‘Tamponificio Italia’”. Così, in un post su Facebook, il direttore della Clinica di malattie infettive all’ospedale Policlinico San Martino di Genova. “I tamponi – scrive l’infettivologo – non vengono richiesti da un medico e quindi interpretati, ma sono diventati come le ‘Zigulì o i ‘preservativi’. Li prendi quando vuoi, al ‘banco’, li puoi ordinare sul web e te li fai addirittura da solo. Non so bene con che metodo”. Continua Bassetti: “Oppure ti metti in coda per ore per poter andare a fare capodanno in sicurezza (si fa per dire) o finire la quarantena imposta dal figlio che è aveva un positivo in classe. Che senso ha tutto questo? Il rapido può dare falsi negativi (fino al 40% dei casi), falsi positivi e in ogni caso offre un’istantanea del momento in cui è stato fatto. Torniamo a fare i tamponi ai sintomatici e finiamola con questo sistema che rischia di paralizzare il nostro paese”, sottolinea ancora.
In un altro post pubblicato nella mattinata di oggi, Bassetti parlava invece di variante Omicron denunciando la campagna “di allarme e terrore” sulla mutazione: “I colleghi sudafricani, inglesi, americani, danesi, scozzesi che hanno visto da vicino Omicron, dicono che nei vaccinati è poco più di un raffreddore. E da noi? Continua la campagna di allarme e terrore e si mantengono le stesse regole con cui si combatteva il Covid nel 2020. Tra 5 giorni sarà il 2022”, sottolineava l’esperto.
“I medici nel mondo affrontano Omicron e si rendono conto che è più contagiosa, ma molto meno aggressiva del Covid che abbiamo purtroppo conosciuto fino ad oggi. Anche le figure di questo ultimo articolo scientifico dimostrano che Omicron causa meno danni ai polmoni di Delta”, scriveva postando uno studio belga in preprint sulla minore patogenicità della variante per i polmoni.