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Covid; arriva finalmente la pillola ‘curativa’ della Merck: ecco come funziona e chi non potrà assumerla

Dunque ci siamo: la prima pillola ‘curativa’ contro il covid “sarà disponibile nelle settimane successive al Natale. Ma ci siamo attivati affinché la prenotazione di questi farmaci orali ci sia il prima possibile. La valutazione sarà compiuta anche a livello di agenzia europea. I risultati sono più che confortanti ma la valutazione sarà compiuta nelle prossime settimane”. Dunque, come annunciato oggi dal direttore generale dell’Aifa, Nicola Magrini, finalmente grazie  alla pillola della Merck, tra poche settimane avremo un’arma in più contro questo maledetto virus.

Pillola anti-Covid: “Andrà assunta entro il manifestarsi dei primi sintomi, due volte al giorno per 5 giorni”

La terapia deve iniziare entro 5 giorni dai primi sintomi (si spera quindi anche nella ‘velocità del tampone molecolare) e, come profilassi, una capsula dovrà essere presa 2 volte al giorno per 5 giorni. Il suo utilizzo, anticipa ancora l’Ema, “non è raccomandato in gravidanza. E l’allattamento al seno deve essere interrotto durante il trattamento e per 4 giorni dopo il trattamento“.

Pillola anti-Covid: “Un farmaco che ha dimezzato il rischio di ospedalizzazione e morte”

La terapia, come dicevamo, prevede l’assunzione di una singola capsula da 800 milligrammi 2 volte al giorno. Nel corso dei severi esami ai quali è stato sottoposto, entro i 5 giorni dai primi sintomi avvertiti da chi contagiato, il farmaco ha dimezzato il rischio di ospedalizzazione e morte. Ad un mese dal trattamento, rende noto l’Ema, tra quanti lo hanno assunto, 28 pazienti su 385 (il 7,3%), rispetto a quelli che avevano invece preso il placebo (il 14,1%, 53 su 377), “è stato ricoverato o ha avuto un esito infausto; nessuno dei pazienti del gruppo trattato è morto, rispetto agli 8 pazienti del gruppo placebo”. Per quel che riguarda invece gli effetti indesiderati più comuni denunciati nel corso il trattamento – e nei 14 giorni seguenti l’ultima dose – sono stati diarrea, nausea, vertigini e cefalea, tutti di entità lieve o moderata.

Pillola anti-Covid: “Non raccomandata per le donne che potrebbero iniziare una gravidanza“

Fra le altre raccomandazioni viene evidenziato anche; il farmaco non è raccomandato “per le donne che potrebbero iniziare una gravidanza e non utilizzano un contraccettivo efficace. Le donne che potrebbero restare incinte devono usare un contraccettivo efficace durante la cura e per 4 giorni dopo l’ultima dose di Lagevrio”. Raccomandazioni, tiene a precisare l’Ema. “Fornite poiché studi di laboratorio sugli animali hanno dimostrato che dosi elevate del medicinale possono influire su crescita e sviluppo del feto”.

Pillola anti-Covid: “Agisce riducendo la capacità di Sars-CoV-2 di moltiplicarsi nell’organismo”

Ed ancora: “Le condizioni d’uso proposte saranno pubblicate a breve online e possono essere usate per supportare raccomandazioni nazionali sull’utilizzo del medicinale prima dell’autorizzazione Ue. E’ anche in corso una revisione continua più completa in vista di una possibile domanda di autorizzazione all’immissione in commercio. L’antivirale orale agisce riducendo la capacità di Sars-CoV-2 di moltiplicarsi nell’organismo e lo fa aumentando il numero di mutazioni nel materiale genetico del virus (Rna)”. E’ questo – insieme a molte altre cose e dati – che leggeremo sul bugiadino della ‘Molnupiravir’, come detto, sviluppata da Merck Sharp & Dohme (Merck in Usa e Canada), in collaborazione con Ridgeback Biotherapeutics.

Pillola anti-Covid: “L’ok da parte di un team di esperti per far sì che venga usata in casi di emergenza”

A monte dell’entrata in distribuzione della ‘Molnupiravir’, come dicevamo, vi sono anche altri contenuti principali dell’’Advice’, che è stato  rilasciato da un team di esperti sull’uso di Lagevrio* (conosciuto come MK 4482). Come spiega ancora l’Ema, il parere è stato decretato per supportare le autorità nazionali dei vari Stati membri i quali, in condizioni di ‘criticità’ (o in situazioni di emergenza), potrebbero anche decidere ‘autonomamente’ sull’eventuale  utilizzo ‘precoce’ del farmaco, dunque anticipandone l’autorizzazione europea per l’immissione in commercio.

Pillola anti-Covid: “Ancora non autorizzato in Ue, potrà essere utilizzata per trattare alcune categorie di adulti con Covid”

Come spiega inoltre il comunicato dell’Ema che accompagna la notizia: “Il medicinale, che appunto non è attualmente autorizzato in Ue, può essere utilizzato per trattare adulti con Covid che non richiedono ossigeno supplementare e che sono a maggior rischio di sviluppare malattia grave. Il consiglio emesso dal Chmp segue una revisione dei dati, compresi quelli sulla qualità del medicinale e i risultati degli studi completati e in corso. Come parte di questo consiglio, sono stati valutati i risultati intermedi dello studio principale su pazienti non ospedalizzati e non vaccinati con almeno una condizione di base che li metteva a rischio di Covid grave”.

Max

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Max Tamanti