“Attualmente ci sono circa 3.300 ricoverati in terapia intensiva, quindi la pressione su questi reparti non c’è”. Ad affermarlo, in relazione ai posti occupati in terapia intensiva da malati Covid, è Domenico Arcuri, commissario all’emergenza Coronavris, alla conferenza ‘Finanza e sistema Paese un anno dopo” della Digital Finance Community Week.
“In Germania a marzo c’erano 30 mila posti di terapia intensiva, sei volte di più che in Italia – ha spiegato Arcui nelle parole riportate dall’Ansa – dove erano 5 mila; al picco abbiamo avuto nel nostro Paese circa 7 mila pazienti in rianimazione, duemila di più della totale capienza dei reparti. Oggi abbiamo circa 10 mila posti di terapia intensiva e arriveremo a 11.300 nel prossimo mese”.
Il commissario all’emergenza Covid spiega poi l’evoluzione dell’Italia, passata da epicentro europeo della prima ondata a decimo paese per numero di casi nel mondo: “L’Italia è stata l’epicentro europeo della prima ondata, a marzo eravamo il secondo paese del mondo per numero di contagiati, il primo d’Europa a essere colpito e quello che nella prima ondata ha pagato di più i costi dell’epidemia”.
“Oggi – ha spiegato Arcuri – siamo il decimo Paese del mondo per numero di contagiati, nonostante la recrudescenza di queste settimane. Da questo confronto abbiamo la cifra di come l’Italia, anzitutto i cittadini, hanno reagito alla pandemia”, ha concluso.