Oggi in Italia, “grazie alla campagna vaccinale” contro il covi-19, c’è una pressione inferiore e sotto controllo sulle terapie intensive. Stanno partendo le terze dosi” di vaccino “per i più fragili e per gli operatori sanitari. Ci attendiamo che durante i prossimi mesi possa esserci una recrudescenza del virus e della malattia, ma ragionevolmente è difficile pensare che ci si possa ritrovare in una nuova ondata come quelle a cui abbiamo assistito in passato”. Così all’Adnkronos Salute Alessandro Vergallo, presidente nazionale dell’Associazione anestesisti rianimatori ospedalieri italiani (Aaroi-Emac), fa il punto sull’attuale situazione epidemiologica Covid-19. A preoccupare il sindacato degli anestesisti è che “molto dipende però da quanto rimarrà folto lo zoccolo duro di persone che oggi ancora non si sono immunizzate, pur potendolo fare – avverte Vergallo – Ora diventa sempre più difficile convincerli. Ma, e voglio lanciare un nuovo appello, è questo il momento di capire definitivamente quanto vale il vaccino. Se guardiamo al picco di casi nel Regno Unito, queste persone devono convincersi che oggi il vaccino può evitare di finire in terapia intensiva in caso di contagio”.